Due ex allievi dell’Accademia d’Arte Circense, Sandy Medini e Christian Bellucci (attualmente direttamente impegnati nei rispettivi circhi di famiglia con ruoli di primo piano), sono entrati a far parte del nuovo consiglio direttivo dell’Ente Nazionale Circhi, eletto ieri nella sede dell’Agis nazionale dall’assemblea generale. Ma le novità uscite sono tante e tutte importanti, a partire proprio dalla nuova compagine che guiderà l’associazione di categoria dei circhi italiani sotto la guida del riconfermato presidente Antonio Buccioni, ringraziato e applaudito dalla base per il modo in cui ha condotto l’Enc, mettendo a segno risultati lusinghieri, a partire dal pellegrinaggio da Benedetto XVI e passando per tante altre conquiste all’interno e all’esterno del settore. E lui ha a sua volta ringraziato: “Sono felice di essere alla testa di una categoria così bella”.
Il neo consiglio direttivo è dunque formato dal presidente Buccioni, da Enis Togni nel ruolo di vicepresidente, e poi da Elio Casartelli, Walter Nones, Livio Togni, Loris Dell’Acqua, Nevio Errani, Vanes Rossante, Armando Canestrelli, Alberto Vassallo, Eusanio Martino, Sandy Medini, Christian Bellucci. Riconfermato il consiglio uscente, dunque, mentre hanno fatto il loro ingresso sette nuovi rappresentanti, compresa una quota rosa. Totalmente new entry anche i revisori dei conti che, secondo quanto prevede la legge, sono tutti professionisti, e in particolare quattro che esercitano la loro professione a Roma e uno a Verona: gli effettivi sono Gianni Mennuni (presidente), Francesco Cavallo e Angelo Novellino, i due revisori supplenti sono invece Giulia Pin e Luca Tabanelli.
Tutte le cariche sociali sono state approvate all’unanimità (così come le modifiche statutarie) e alla luce del sole, senza voto segreto insomma. Lo stesso dicasi per i bilanci dell’associazione di categoria e della rivista Circo, e questo a significare non solo l’unità ma anche la trasparenza e una grande volontà di fare gioco di squadra, come si è ben capito anche dal vivace e partecipato dibattito. Le sorprese non sono però ancora finite: Buccioni ha annunciato l’ingresso nell’Enc anche del festival Città di Latina della famiglia Montico e del Golden Circus di Liana Orfei (presenti ieri ai lavori insieme a Paolo Pristipino), il primo nel 2013 festeggerà i 15 anni e il secondo il trentennale. Nel consiglio direttivo dell’Ente Circhi siederanno, senza diritto di voto, anche un rappresentante dei Festival e uno dei Teatri Tenda (Divier Togni).
L’assemblea, una delle più numerose degli ultimi anni in quanto a partecipanti, si è aperta con il saluto calorosissimo del senatore Carlo Giovanardi: “Sono qui per significare non la fine di una collaborazione”, ha detto riferendosi alle tante iniziative svolte in collaborazione con l’Enc nella passata legislatura (come la grande manifestazione davanti Montecitorio insieme a Sgarbi e Meluzzi), “ma l’inizio”. Ed ha indicato due strade da battere: un forte impegno culturale nella società italiana per “smontare i luoghi comuni e le assurdità del pensiero unico animalista” e per far sì che i media ne parlino (“oggi è una gran fatica far passare una notizia corretta sui circhi”, sono state le sue parole), e un altrettanto deciso impegno in sede parlamentare mettendo a punto disegni di legge in difesa del circo: “Avrete tutta la mia disponibilità anche su questo versante”, ha aggiunto il senatore del Pdl, che fra l’altro ha annunciato di avere in cantiere un libro che s’intitolerà “Balle” e che dedicherà un capitolo anche al tema del fanatismo animalista.
Quella di Giovanardi (al quale il presidente Buccioni ha donato un circo in miniatura, molto apprezzato dal senatore) non è stata l’unica presenza del mondo politico. Nel pomeriggio è intervenuto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Marco Scurria (“Il mondo del circo in Italia non gode della stessa considerazione culturale che ha invece in altri paesi europei, dove è molto tutelato, mi batterò insieme a voi perché questo possa avvenire anche nel nostro Paese”, ha assicurato), e anch’esso ha dato la massima disponibilità a mettersi al servizio della categoria, in particolare in sede europea, per affrontare una serie di problematiche che i circensi hanno elencato, compreso il collaudo dei mezzi utilizzati dai circhi e la decisiva questione dei Posti di ispezione frontaliera (P.I.F.), che oggi in Italia non esistono praticamente più, come ha ricordato il veterinario Daniele La Guardia, con enormi paesi per i circhi che si muovono da e per l’Italia verso altre destinazioni. Per inciso, un altro veterinario, Barbara Cavedo, ha invece relazionato sul nuovo regolamento in materia di animali, che sarà ufficializzato dopo Pasqua e che segnerà un’altra enorme svolta.
Hanno preso la parola anche il direttore organizzativo della lista Scelta Civica alle recenti elezioni, Francesco Augurusa, e un altro giovane di belle speranze dello stesso movimento, Nicola Mastroianni. Anche da loro massima collaborazione.
Fra i saluti molto graditi nel corso dell’assemblea, quello di Francesco Mocellin, presidente del Cadec e rappresentante Enc in seno agli organismi internazionali del circo (Eca e FMC), Flavio Michi, anch’esso storico membro del Cadec e in particolare curatore del sito del Club Amici del Circo, Maurizio Crisanti segretario generale Anesv, poi Domenico Siclari, ricercatore di diritto amministrativo all’università Alighieri di Reggio Calabria, e l’assessore Giovanni Andrea Callea del V Municipio di Roma (“i circhi devono poter lavorare, non impietosire autorizzazioni”), dal quale è venuta anche l’idea di inserire gli spettacoli proposti dai complessi circensi – quantomeno nelle principali città d’arte – nei pacchetti turistici. Assai apprezzato l’intervento di mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale italiana (per la quale è intervenuto anche Raffaele Iaria). Perego ha ricordato “la straordinaria esperienza” della due giorni di Roma che ha coinvolto il mondo del circo e dello spettacolo viaggiante, il 30 novembre e 1 dicembre 2012: “Alla Migrantes continuiamo a ricevere richieste di materiale, e in particolare del video dell’incontro con Papa Benedetto, anche dalla Cina e dalle Filippine”, ha detto.
Perego ha poi rivelato che nel nuovo consiglio di amministrazione della Migrantes siederà per i prossimi cinque anni anche Antonio Buccioni e anche questo segnale dice della grande attenzione con la quale la chiesa segue le sorti del circo e della sua gente. Ma raccogliendo l’assist di Buccioni, mons. Perego ha anche rilanciato sul futuro, il progetto di ripetere un altro evento in Vaticano e da regalare a Papa Francesco. Si parla di uno spettacolo di alto livello che riunisca artisti del circo in Sala Nervi, da offrire – appunto – al successore di Benedetto XVI, verso il quale il circo mondiale serberà sempre una immensa gratitudine e affetto. “Il momento di festa costituito dalla udienza speciale – ha detto Perego – è stato importante per il Papa in un passaggio non facile del suo pontificato, e credo che ricorderà per sempre il calore e la gioia di quella mattinata, non solo lui ma anche mons. Georg Gänswein, che sarà anche al fianco di Papa Francesco come Prefetto della Casa Pontificia”.
Significative le espressioni usate da mons. Perego anche in difesa della presenza del circo con animali nella società italiana: “Critichiamo ogni impostazione ideologia sugli animali nei circhi, una modifica della legislazione vigente in senso restrittivo sarebbe un fatto gravissimo perché il circo di tradizione, e quindi con gli animali, è un patrimonio dell’umanità e come tale sostenuto e difeso anche dagli organismi della Santa Sede”.
Nella sua relazione, Antonio Buccioni ha tracciato un bilancio dei primi due anni di presidenza, delle principali iniziative intraprese, ha analizzato il contesto nazionale con particolare attenzione al mutato quadro politico, fino a rilevare la crisi che attraversa tutti i settori, compreso quello dello spettacolo nel suo insieme. Se la realtà si è fatta assai complicata, per usare un eufemismo, “la prima responsabilità di chi fa circo oggi è quella di essere seri con se stessi”, un concetto che Buccioni ha poi declinato in concreto elencando gli impegni che l’adesione all’Enc comporta: versamento delle quote associative, ottemperanza rigorosa del regolamento interno all’Enc, comportamenti fra soci improntati al rispetto e alla considerazione del ruolo dell’associazione, comportamenti irreprensibili verso l’esterno, adesione piena e fattivo adempimento del regolamento sugli animali che sta per essere adottato dall’Enc. “Chi non intende aderire seriamente, adempiendo tali impegni, è meglio che non stia nell’Ente”, ha rimarcato il presidente.
Vivace e partecipato il dibattito, si diceva. Walter Nones ha sottolineato la “dinamicità della presidenza Buccioni” (così come hanno fatto diversi altri, compreso Livio Togni), ma ha voluto anche richiamare tutti gli associati “a non fare i furbetti perché ne andrebbe del buon nome del circo italiano e le conseguenze negative ricadrebbero su tutti. Il circo va fatto con sincerità e onestà”. Tasto battuto anche da Elio Casartelli (con l’invio a “vivere solo di buon circo”) ed altri. Fra le voci ascoltate, Vanes Rossante, Nevio Errani, Sandy Medini, Armando Canestrelli, Aldo Martini, Alberto Vassallo, Eusanio Martino, Cristian Bellucci, Gaetano Montico, Livio Togni (“Difendendo il circo con gli animali difendiamo la nostra libertà di fare impresa ma anche un principio di democrazia, cioè la libertà di scelta da parte dei cittadini”), Leris Colombaioni, Athos Adami, Loris Dell’Acqua.
Claudio Monti
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