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buccioni-home-antonio“Verso un mondo dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno”.
Il volo che spiccano a cavallo di scope gli emarginati meneghini nella mitica, metafisica sequenza finale di Miracolo a Milano, uno dei capolavori di Vittorio De Sica, non può costituire per la gente del circo un sogno destinato fatalmente a svanire col sopraggiungere dell’alba; dev’essere considerato al più un’aspirazione, meglio, un obiettivo per un popolo che ha visto in questi mesi quasi estinguersi nei propri confronti considerazione, affetto e rispetto. Per le tendenze di pensiero dominanti che mutano, per la putredine morale di una nutrita parte di propri avversari, meglio nemici, perché spesso, troppo spesso la gente del circo si autofabbrica del male, troppo male. Le solennità natalizie alle porte accompagnano la nostra vita di lavoro, almeno nelle premesse, che dal profondo del cuore auspico possano essere contraddette e ribaltate nelle prossime settimane, in un cupo clima di tristezza e frustrazione mai vissuto forse nell’arco di un secolo intero. I mesi appena alle spalle hanno inferto al circo italiano, quanto meno sotto il profilo dell’immagine, ferite che è lecito dubitare se e quando potranno essere rimarginate.
I lutti, molti e tali da privarci di troppi simboli. Orlando, poi Moira. Pochi mesi prima Nandino. La dinastia Orfei, col dovuto rispetto per chi continua la propria operosa esistenza di lavoro, decimata da detti insostituibili distacchi. E con essa la storia ed il presente del miglior circo italiano. La rivista questo mese è giustamente dedicata alla regina del circo. Mi limito qui a riportare il pensiero che le famiglie Orfei e Nones mi hanno concesso l’onore di estrinsecare pubblicamente nella cattedrale di San Donà di Piave: “Moira, Signora Moira, non eri la donna più famosa del circo. Moira, tu eri il circo”.
Le incresciose vicende giudiziarie. Ritengo, nel pieno della modestia e dell’umiltà, ma altresì nel profondo della chiarezza e della verità, di aver tenuto in quella maledetta settimana il timone dell’Associazione saldo su un piano di padronanza dei nervi, freddezza – per quanto possibile – di analisi, equilibrio e giustezza nei giudizi. Riaffermo piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine. Constato come nel breve arco di 48-72 ore, nella pressoché integralità, i Gip non abbiano convalidato fermi e arresti disposti dalla competente Procura. Denuncio l’indecente aggressione che settori ben noti e ben individuati della vita pubblica hanno perpetrato nei confronti del circo italiano intero e mi indigno nei confronti di sciacalli in alcuni casi, ahimè, anche appartenenti a quella che dovrebbe essere nella concezione latina una familia, che si sono accaniti sui presunti cadaveri quasi vomitando sentenze inappellabili ancor prima degli stessi organi di giustizia preposti. Protesto più forte ancora una volta per la barbarie mediatica, con catastrofiche conseguenze di considerazione ed immagine del circo nella sua integralità, nel particolare di fronte al doloso e premeditato silenzio sistematico avuto riguardo alla positiva, allo stato, evoluzione della vicenda giudiziaria. Ritengo utile, anche a futura memoria, riportare di seguito, titoli e squarci di quanto Circo.it – organo ufficiale dell’Ente Nazionale Circhi – abbia capillarmente pubblicato seguendo h24 la genesi e il successivo dispiegarsi della tristissima circostanza.

10 Novembre
L’ENC SULL’INDAGINE DELLA PROCURA DI PALERMO SU IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E CIRCHI
“L’Ente Nazionale Circhi, Organizzazione aderente all’AGIS, che dal lontano 1948 tutela e rappresenta gli interessiimprenditorialidelCircoitaliano,apprende con angoscia e costernazione i provvedimenti adottati nell’ambito di un’indagine della Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile di Palermo e che vedrebbe tra gli altri implicati i titolari di 18 circhi. Al riguardo, mentre formula auspicio che i direttori sappiano inequivocabilmente giustificare il proprio operato, condanna altrettanto fermamente, se confermata, una condotta contra legem fatalmente destinata a ledere in maniera micidiale l’immagine della Categoria. La circostanza che gli aderenti all’Organizzazione appaiano, secondo i dati resi noti, pressoché per nulla sfiorati dalla vicenda, non basta ad attenuare la profonda amarezza e il senso di disagio che dette notizie provocano. Nella ovvia riaffermazione della fiducia e della piena, avvertita considerazione, nei confronti dell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, l’Organizzazione si augura, con particolare attenzione al mondo dell’informazione, che singoli comportamenti in ipotesi penalmente e ancor prima moralmente censurabili, non vengano additati quali emblematici di un mondo semplice e meraviglioso la cui storia ha scritto a più riprese pagine memorabili dello spettacolo e della cultura italiana nel mondo, e la cui funzione sociale, ricreativa, culturale e pedagogica, è stata riconosciuta dal legislatore ed esaltata in ogni ambito del pianeta”.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi

12 Novembre
L’ENC QUERELA TRE PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO 5 STELLE
“L’Ente Nazionale Circhi rende noto di aver conferito ai propri legali, in data odierna, il mandato di querelare il deputato Paolo Bernini e le senatrici Michela Montevecchi e Paola Taverna, del Movimento 5 Stelle, per le aberranti e inaudite dichiarazioni diffuse, nelle quali sostengono, fra l’altro, che “i circhi che usano animali sono anticamere per la criminalità”. L’E.N.C. agirà in sede penale e civile anche verso tutti coloro che riprenderanno, diffonderanno e amplificheranno, su ogni mezzo e in ogni sede, le stesse dichiarazioni. (…) L’E.N.C.denuncialosmaccatotentativodipartedella classe politica italiana, radicalmente inadeguata al ruolo, di cancellare, rectius sterminare, una Categoria di onesti lavoratori che rappresenta una componente insostituibile della cultura e dello spettacolo italiano”.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi

12 Novembre
Il post pubblicato sulla pagina facebook dell’Enc- Circo.it
SCIACALLI. DEDICATO AI NEMICI DEL CIRCO

“Sui cadaveri dei leoni festeggiano le iene credendo di aver vinto, ma i leoni rimangono leoni e le iene rimangono iene”.

13 Novembre
SOLLIEVO PER IL RILASCIO DEI CIRCENSI INQUISITI, SDEGNO PER LA BARBARIE MEDIATICA
“Nel riaffermare la piena fiducia in ordine all’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e nel condividere il sollievo e la gioia dei familiari per i repentini provvedimenti di scarcerazione adottati dai diversi Gip per territorio competenti, l’Ente Nazionale Circhi denuncia il proprio disgustato sdegno nei confronti della barbarie mediatica a cui il Circo e la sua gente nella sua interezza sono stati del tutto acriticamente sottoposti. Si è assistito increduli, impotenti e sgomenti, alla superficiale, acritica e deliberata esposizione al pubblico ludibrio di capi famiglia e loro consorti, non preoccupandosi per nulla di attendere i tempi minimi per la verifica dell’effettiva ineluttabilità delle misure restrittive disposte, con una omogeneità, quasi senza voci fuori dal coro, un pensiero unico, di condanna preconcetta, irrispettosa del disposto costituzionale a riguardo. Il Circo italiano nell’esprimere la propria più sofferta ed avvertita protesta, denuncia quanto subito ritenendolo indegno di un Paese civile, democratico e costituzionalmente garantista, e nel constatare miserevolmente la gravità inaudita di quanto intervenuto, attende ineludibile riparazione quanto a sostanza, spazio e capillarità di limpida comunicazione”.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi

Il nuovo formidabile nemico. Forse tra la nostra gente c’è ancora qualcuno che non si è reso conto che un nuovo devastante flagello si è abbattuto sul nostro piccolo, debole mondo: facebook e il suo uso improprio. Affido a Babbo Natale, forse più autorevolmente, a San Padre Pio da Pietrelcina, accorata preghiera affinché possa far comprendere che, travolta la funzione naturale del social network, l’uso distorto e perverso costituisca quotidianamente fornitissimo arsenale a disposizione dei più squallidi, miserabili e vomitevoli nemici del circo.
Il dolore ed il coraggio di una scelta, ma di una scelta… comunque non eterna. Assisto e sono a conoscenza di condotte egoistiche da parte di numerosi direttori che calpestano con disinvolti censurabili escamotage, sacrosanti diritti di colleghi. Non sempre sono intervenuto e non sempre con la dovuta energia. Non l’ho fatto per una ipotetica bontà che un dirigente sindacale, soprattutto un presidente, non può concedersi in via assoluta. Ho ritenuto semplicemente, con riferimento in ipotesi a quanto verificatosi dalla fine dell’estate, che un settore asceso agli altari della cronaca nera per risse, con uso di spranghe e corpi contundenti, ed esiti ospedalieri e di fermo, e tutto il resto sopra narrato, consigliasse particolarmente presso alcuni comuni un silenzio doloroso, ma finalizzato a non determinare ulteriori cadute d’immagine e di conseguente considerazione. Me ne assumo personale responsabilità e nel contempo procedo ad una innanzitutto intima riflessione circa la giustezza della scelta… Forse dovrà essere corretta o ribaltata, anche se inesorabilmente potrà arrecare qualche danno ulteriore alla credibilità del nostro mondo.
Gli Stati Uniti d’America con dignità e fierezza, con caparbietà e duro, onesto lavoro, hanno saputo superare l’11 settembre. Nell’augurare sinceri ed affettuosi auguri per le prossime solennità natalizie, confido che ogni circense possa considerare seriamente e responsabilmente queste assai modeste ma altrettanto sincere e sofferte riflessioni e, qualora ritenute sensate, condivederle nei fatti e nei comportamenti.