Eccoli ancora volta coi loro messaggi fotocopia e con i tristi sit-in di protesta davanti ai circhi. Ad Arezzo Wwf, Lav ed Enpa se la prendono stavolta con l’arrivo del circo Rinaldo Orfei e danno fiato alla grancassa delle solite accuse e falsità. Fra le prime la valenza diseducativa degli spettacoli di circo e fra tutto quello che propina la nostra società ai bambini ci vuole una bella faccia tosta. Fra le seconde, il ritornello ormai logoro dei 6 milioni di euro che si spartirebbero i circhi italiani. L’articolo della Nazione di Arezzo lo potete leggere qui, mentre puntuale è arrivata la replica dell’Ente Nazionale Circhi che molto correttamente (e badate bene non è scontato sulla stampa italiana pubblicare le prese di posizione dei circhi!) il quotidiano ha subito pubblicato:
Arezzo, 4 aprile 2012 – “Il circo italiano e i tantissimi amanti dei suoi spettacoli, sono più che abituati alle “sparate” delle associazioni animaliste che da anni, anziché preoccuparsi di migliorare le condizioni di vita degli
animali, sono impegnati nella loro solitaria crociata contro i circhi”. Dura replica del presidente dell’Ente Nazionale Circhi alla notizia, pubblicata nel nostro sito, di un sit – in delle associaizoni animaliste, in programma per sabato davanti ai tendoni del circo Orfei ad Arezzo.
“Lecito manifestare e ribadire il proprio punto di vista – continua il comunicato – anche se, va sottolineato, l’opinione pubblica ha ormai imparato a riconoscere chi grida al lupo al lupo solo per difendere la visibilità e i privilegi di cui godono le lobby animaliste”.
“A questo riguardo chiediamo alla Lav che solleva la questione dei contributi ai circhi in maniera menzognera, di dire una volta per tutte di quante entrate pubbliche beneficia nella sua attività e quante vanno realmente a favore del benessere degli animali. Lo stesso farebbero bene a spiegare anche le altre associazioni che organizzano sit-in davanti ai tendoni. I dati relativi ai contributi ai circhi sono pubblici, a differenza di quelli a favore degli animalisti, e si possono consultare sul sito del ministero per i Beni e le Attività Culturali: tutti i circhi insieme non percepiscono più di 2 milioni di euro circa l’anno”.
“I 6 milioni di cui parla la Lav – conclude il comunicato – comprendono iniziative promozionali, assistenziali, educative, non solo del settore circo ma anche dello spettacolo viaggiante, e vanno a beneficio di scuole di circo, festival, editoria, eventi promossi da Comuni, Università, Associazioni varie, il sostegno ad una casa di riposo per gli anziani del circo e dello spettacolo viaggiante. Questa è la verità, ma i professionisti dell’animalismo sembrano poco amanti della verità”.