Scelta blasfema? Solo un imbecille potrebbe dir così. Scelta di grande fantasia, invece. Gli animali sono stati giudicati dai bambini la compagnia che il Bambinello, nei suoi primi giorni di vita, avrebbe potuto gradire meglio. E io sarei pronto a giurare che con quella scelta ci hanno azzeccato in pieno. Oh, per carità, Gesù non escludeva nessuno. Si accomodassero pure anche i ricchi Magi, venuti dall’oriente a dorso di cammello seguendo le indicazioni della Cometa. Ma senza fretta, con comodo e in seconda fila. Tanto a provvedere al riscaldamento c’erano già il bue, l’asinello e altri animali avvezzi a stare con l’uomo.
E adesso, vi sembra ardimentoso trasferire un discorso così denso di religione e poesia al mondo del circo? A me, francamente, no. Dopo Natale ho portato tre miei nipoti, Giulio, Elena, Miriam (la quarta, Bianca, ha soli 3 mesi ma verrà presto il suo turno) al Circo sull’Acqua dei Togni, e ancora una volta mi sono trovato a riflettere che, se in quello spettacolo non avessi incontrato cavalli, elefanti, tigri e altri animali non avrei potuto riscontrare in loro, ma anche in me stesso, l’entusiasmo primordiale che soltanto il circo ti può offrire. Sì, vabbè, c’è sempre qualcuno privo di senso del ridicolo che deve guastarti la festa per chiedere, con il tono che usavano un tempo i pretoriani di Nerone, che siano ricondotti alla savana originaria animali che, se davvero vi fossero ricondotti, si getterebbero al suolo chiedendo pietà. Il mio invito è che facciano un bel viaggio nella savana, quella vera, e poi mandino una cartolina ai felini del circo Togni, che proprio in Africa trascorreranno i prossimi mesi. Sarà uno scambio di opinioni di alto livello culturale.
Ruggero Leonardi