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All’Accademia di Verona è tempo d’esami

E’ arrivata la fine dell’anno scolastico anche all’Accademia d’Arte Circense di Verona. Lo chapiteau che è stato teatro delle prove degli allievi da settembre a oggi, in questi giorni si trasforma. Si lavora alacremente per montare la pista, le gradinate, l’impianto di luci e musica, mentre all’esterno si rastrella il piazzale: tutto tirato a lucido per dare il via ai saggi degli allievi che si svolgeranno in quattro serate dal primo al 10 giugno, in via Francia. Sotto gli occhi attenti di esperti, direttori di circhi, e ovviamente di tutto lo staff della scuola circense e dei familiari e amici delle star in erba.
L’accademia d’Arte Circense di Verona ha formato complessivamente un centinaio di professionisti fra acrobati, giocolieri, equilibristi, scritturati nei più prestigiosi complessi del mondo, ma anche in teatri, music-hall e altro, dando lustro al nome dell’Accademia anche per i trofei conquistati nei festival internazionali, a partire da quello di Monte Carlo.
Presidente e guida dell’Accademia è il grande ufficiale Egidio Palmiri, che l’ha fondata nel 1988 proprio a Verona, trasferendola poi a Cesenatico e tornando nel 2004 nella città scaligera.
Il direttore è Andrea Togni, che mette a disposizione degli allievi le sue doti artistiche maturate in una lunga carriera sulla pista o, per meglio dire, in aria, in quanto è apprezzato per le sue esibizioni nelle discipline aeree.
La prima serata, l’1 giugno, è dedicata agli allievi esterni, ovvero i ragazzi veronesi che seguono i corsi pomeridiani apprendendo dagli istruttori le tecniche di base delle discipline circensi.
Si tratterà di un vero e proprio spettacolo attraverso il quale gli allievi daranno prova di come all’Accademia non si insegni soltanto una disciplina ma anche come questa disciplina forgi il corpo e la mente per arrivare a presentare esibizioni sui tessuti aerei, cinghie, tappeti elastici e trapezio. La seconda serata, sempre per gli allievi esterni, è in programma il 4 giugno.
Arriva poi il turno degli allievi interni, i ragazzi che studiano a convitto in Accademia. Questa è proprio la particolarità della “scuola”, la caratteristica che la rende unica nel mondo occidentale: si tratta infatti di una struttura che offre la possibilità agli allievi di frequentare le normali scuole il mattino e poi di allenarsi il pomeriggio per vivere un’esperienza formativa che non ha eguali.
Il percorso si sviluppa in quattro anni: durante i primi due gli allievi apprendono le tecniche di base, mentre nei due seguenti affrontano il percorso della specializzazione e conseguono il diploma. Per quest’anno accademico non saranno consegnati diplomi in quanto fra gli allievi che attualmente frequentano i corsi, nessuno ha portato a termine il quadriennio. Si potranno però ammirare i numeri messi a punto fino a questo momento, frutto dell’allenamento costante e dell’insegnamento dei valenti istruttori. Per i saggi degli allievi interni le date sono quelle del 7 e del 10 giugno, alle ore 21, ovviamente sempre sotto lo chapiteau di via Francia. Spettacolo assicurato.
Silvia Rizzini