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Adesso Grock ha anche una dimora sul web

Una immagine tratta dal sito internet by Giovanni Lagorio

 

David Larible a Villa Grock (tutte le foto sono di Giovanni Lagorio)
“In origine l’idea era soltanto quella di documentare il passaggio degli artisti circensi che si recavano a Villa Grock e che hanno dimostrato il loro interesse a lasciarsi ritrarre con i loro costumi di scena sul posto”. E’ scattata così in Giovanni Lagorio la molla che lo ha portato a realizzare il sito internet dedicato a Villa Grock. E diaciamo subito che il prodotto finale è veramente curato e rende ragione della elegante creatività del grande clown svizzero.
“Nel 2007 ho iniziato con gli artisti del Circo Acquatico Bellucci, poi è stata la volta di Fumagalli e Andrei Jigalov, in seguito David Larible ed il clown bianco Gensi, quindi i Clown Saly (Elisa, Gyula e il piccolo Victor) ed il Monsieur Loyal del Circo Moira Orfei, Giorgio Vidali”. Ma poi Lagorio ne ha immortalati molti altri, compreso Fumagalli. I clown sono di casa in questo luogo magico costruito su misura per Grock, e l’idea di ritrarre i clown a Villa Bianca è stata la prima geniale intuizione che ha aperto la strada al progetto. Ancora in itinere: “Ci tengo a sottolineare che questo progetto dal nome “Clown a Villa Grock” è ancora in pieno sviluppo e spero divenga presto una mostra itinerante e quindi un libro fotografico”, spiega Giovanni Lagorio.
Fumagalli
Andrei Jigalov

Dagli scatti al sito come è maturata l’evoluzione?
É stato subito dopo che, parlando con i rappresentanti della Provincia prima e del Comune poi, ho scoperto che non esisteva neanche un sito a cui fare riferimento per Villa Grock, per mancanza di mezzi, tempo a disposizione e sicuramente scarso interesse, le cause di questa “assenza”.
Ma il lavoro che hai realizzato “tradisce” un tuo profondo amore per questa dimora sui generis. O no?
Direi di sì. Da sempre affascinato da questa struttura monumentale e dai sui splendidi giardini, ho trovato assurdo questo vuoto culturale e proprio nella città dove il Clown scelse di vivere e trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Da qui l’idea di offrire a quanti la pensavano e la pensano tutt’ora come me, un sito dove poter ammirare le bellezze della villa, dello splendido parco e ripercorrere così la vita di Grock attraverso i segni ben tangibili che qui ha lasciato nel corso degli anni. Come ho specificato nel testo che accompagna le pagine del sito, non ho voluto fare un lavoro prettamente documentaristico né dal punto di vista architettonico, né tantomeno da quello storico; a questo hanno già pensato altri e ne faccio riferimento con alcuni indirizzi internet alla pagina dedicata.
i Clown Saly: Elisa, Gyula e il piccolo Victor
E dunque cosa ti sei proposto di fare?
Ho voluto semplicemente mettere a disposizione di tutti il mio archivio fotografico come segno tangibile del mio amore per l’arte in generale e circense in particolare, fermo restando un atavico interesse per l’eclettico personaggio e uomo che è stato Adrien Wettach. Passeggiando nelle stanze della villa, visitandone ogni anfratto e cercando di cogliere ogni espressione della fervida fantasia, ma forse dovrei dire immaginazione, del grande artista che è stato Grock ho potuto ritrovare ancora intatto il suo spirito intelligente, la sua vena comunicativa e un’attenta ricerca della perfezione anche nel più minimo dettaglio. Senza dimenticare la sua vastissima cultura di cui la villa è pregna di riferimenti. Purtroppo nel corso degli anni la villa ha subito le aggressioni del tempo e l’incuria da parte degli uomini, per cui tutto ciò che vi era contenuto, arredi e oggetti di ogni sorta, sono andati perduti, trafugati o direttamente venduti dagli eredi. Ma fortunatamente in questi ultimi anni la villa è divenuta proprietà della provincia dii Imperia, che dopo un atteso restauro, ce l’ha restituita ancora in ottimo stato ed ha aperto a tutti, e gratuitamente, la possibilità di visitarla.
Mancavano solo delle belle foto e un sito per farla tornare a vivere davanti al mondo…
Infatti, quale occasione migliore per poter realizzare altre foto “rivedute e aggiornate” di questo immenso patrimonio artistico e storico? Ecco il mio sito, interamente autofinanziato da me stesso (nessuna istituzione mi ha supportato) e da me stesso interamente realizzato (sono webdesigner da anni e appassionato fotografo da sempre) con il solo appoggio di alcuni amici, che spero siano destinati a crescere di numero, e della cui presenza faccio menzione nel sito.
(c.m.)