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Addio a Moira Orfei: il Circo italiano perde la sua regina

Moira e Raffaella Carrà
Moira e Raffaella Carrà
E’ mancata a Brescia (dove il suo complesso fa tappa fino ad oggi) la regina del circo italiano, Moira Orfei. La notizia getta nel dolore tutto il mondo del circo, non solo del nostro Paese. Ad esprimere il cordoglio al marito Walter Nones, ai figli Stefano e Lara, ai nipotini e a tutti i familiari, il presidente Enc, Antonio Buccioni, il consiglio direttivo e tutta la categoria, ai quali si uniscono anche le redazioni di Circo e Circo.it.
“Moira Orfei ci lascia in serenità e circondata dall’amore dei familiari, in questa mattina di novembre nella sua bellissima e celebre casa mobile. Il Circo Orfei che Moira, insieme al marito Walter Nones ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti andrà avanti per continuare la tradizione in onore della più grande icona circense. Grazie a questa scelta oggi a Brescia, si terranno gli ultimi spettacoli della data lombarda in attesa che il Circo arrivi la prossima settimana a Milano”, fa sapere la famiglia.
Moira (all’anagrafe Miranda) Orfei è nata a Codroipo il 21 dicembre 1931, è stata la più conosciuta fra gli artisti di circo italiani. La sua fama s’impone fin dagli anni ‘60 grazie alla partecipazione a film (una cinquantina), alle numerose apparizioni a programmi televisivi, e grazie ai tratti distintivi del suo personaggio.
Viene al mondo in un carrozzone nel piccolo circo del padre Riccardo e alla sua morte ad accoglierla è lo zio Orlando. moira-orfei-sulla-poltronaNel 1961 sposa Walter Nones, conosciuto in Kuwait nel 1959. Il successo come imprenditori circensi arriva nel 1963 con l’inaugurazione del “Circo di Moira Orfei”. Oltre a presentare da sempre spettacoli di altissimo livello, il complesso segna alcune tappe importanti nella storia del circo italiano, passando dall’estetica della grande attrazione dei primi anni ‘70 (come “l’uomo proiettile”), al colossale Circo sul Ghiaccio con due piste, una ghiacciata ed una tradizionale, ispirato alle sfarzose riviste americane e considerato dalla critica uno dei migliori spettacoli circensi italiani del dopo guerra. A Moira è legato anche lo spettacolo a rivista con Alighiero Noschese (Follie sul Ghiaccio, 1974) e la scelta di attingere ad artisti dell’enorme serbatoio sovietico negli anni ‘80 con Moira più Mosca.
Dal 1975, sotto diverse insegne, il complesso comincia ad effettuare numerose tournée all’estero. Da ricordare quella del 1977 in Iran, quando il circo rimane bloccato con 100 artisti e 50 animali in seguito all’insurrezione popolare. Viene mobilitato il Ministero degli Esteri che fa inviare la storica Achille Lauro a recuperare personale, animali ed attrezzature. Importante primato del complesso di Moira Orfei è quello di essere stato il primo circo italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, con un numero di 12 tigri, progettato e prodotto da Walter Nones con l’ammaestratore olandese Jean Michon, e presentato nel principato di Monaco dal fratello più giovane Massimiliano Nones.
La sua popolarità è stata enorme ed ha attraversato vari generi artistici, compreso quello della fotografia: al Guggenheim di New York è custodito il famoso scatto di Mario De Biasi che la ritrae, dal titolo “Gli italiani si voltano”, che mostra una giovanissima Moira Orfei avanzare di spalle in piazza Duomo a Milano. Il suo sorriso contagioso, la sua schiettezza, la simpatia e l’energia che sprigionava, l’hanno fatta amare da tutti.
La regina del circo italiano ha avuto tantissimi estimatori ed amici nel mondo dello spettacolo e tutti oggi saranno increduli davanti a questa brutta notizia, che non avremmo mai aver dovuto pubblicare.
Torneremo a breve per ricordare Moira come merita.