Da circa sette anni il Circo Acquatico opera con questa accogliente ed elegante struttura: un attrezzato foyer con il bar ed i tavolini, lo chapiteau rosso a quattro antenne (22 per 26 metri), un palco rialzato al posto della pista in segatura, una piscina centrale separata dal palco da una piattaforma pentagonale, fontane danzanti tutto intorno e poi, per gli spettatori, soltanto comode poltroncine. Ottime le luci e perfetto l’impianto audio. Così il complesso circense della famiglia di Marcello Dell’Acqua si è ripresentato a Palermo, questa volta nel parcheggio del centro commerciale Conca d’Oro, per le festività natalizie. In pista, nelle vesti di artisti, ma anche fuori come organizzatori, i figli del titolare: Danilo, Arianna e Alex.
E’ questa la quarta generazione circense dei Dell’Acqua. Tutto cominciò con il capostipite Arnaldo che, sposando una Travaglia, diede vita al circo Demar, per poi arrivare ai nostri giorni con due complessi gestiti da altrettanti fratelli: il Royal e, appunto, l’Acquatico.
In Sicilia, forse più che in altre parti d’Italia, sono molto gettonati gli spettacoli con animali e nella fattispecie ce ne sono parecchi: tartarughe giganti, oche di tutte le razze, pregiati gallinacei, serpenti, coccodrilli, alligatori, pellicani, pinguini ed anche una foca super-saltatrice. A proposito di animali, il numero della fattoria è presentato da due gagi, ovverossia persone che per tradizione familiare non hanno radici nel mondo circense. Ma nell’Acquatico, anche con altri numeri, convivono tranquillamente, e collaborano, i due mondi: quello dei dritti e quello dei gagi. Ed il risultato è eccellente per i più piccini ma anche piacevole per gli adulti grazie alla cura dei costumi, del tutto rinnovati rispetto al recente passato, e al coinvolgimento degli spettatori. Ne è riprova il fatto che il circo a Palermo, ad ogni week-end, sta inanellando soltanto sold-out.
Spruzzi d’acqua, personaggi disney, coreografie aprono lo show prima di dar spazio alla giocoleria dei fratelli Danilo e Arianna Dell’Acqua: clave, palline, cerchi e torce infuocate che spesso roteano, senza mai cadere a terra, viaggiando fra quattro mani. Arriva quindi in scena Anita Canestrelli, con costumi sfarzosi e bella scenografia, che si cimenta nell’hula-hoop: passaggi eleganti e classici, sorriso sempre stampato sul volto.
La prima entrata del clown Alex, anch’egli figlio di Marcello Dell’Acqua, fa subito capire che c’è feeling con il pubblico e che le sue gags sono molto apprezzate.
Ancora musiche appropriate, colori e giochi d’acqua accompagnano il numero aereo di Patrick Zavatta: sostenuto da una rete, l’artista dimostra di avere elasticità e plasticità. Ancora il clown Alex che rende felici alcuni bambini facendoli diventare protagonisti sul palco, e la scaletta propone i primi due gagi, il pugliese Giuseppe Pisani e il siciliano Danilo Giurdanella.
Il numero degli animali della fattoria è anticipato dalla coreografia di alcune ballerine che indossano gli abiti di Mary Poppins. Entusiasmo fra i bambini che possono vedere da vicino e toccare le tartarughe giganti; poi, sul palco, una serie di rari gallinacei, una famiglia di oche delle più svariate razze ed anche un cigno.
Intermezzo con l’uomo (o piovra) allungabile, e tocca a un altro numero di animali e a un altro siciliano privo di tradizioni familiari circensi: Nino Scaffidi, di Milazzo, che qualche anno fa prese parte, in tv, a Italia’s Got Talent. Enormi anaconde, sontuosi pitoni, cuccioli di coccodrillo e alligatori. Due i passaggi veramente forti del suo numero: la sistemazione, in bocca prima e in faccia poi, di un orribile ragno gigante e poi le carezze e i baci a un coccodrillo.
Breve intervallo e il secondo tempo offre un’apertura suggestiva, quasi onirica: le bolle di sapone di Arianna Dell’Acqua e, alle sue spalle, Patrik Zavatta dentro a un grande pallone trasparente: anche qui, senza cercare performance impossibili, il risultato è assolutamente apprezzato. Altro numero forte è quello a seguire, con il dislocatore Matlock, al secolo Giuseppe Pisani, che con estrema naturalezza propone assurdi movimenti ed incredibili articolazioni, di quelli che, nei circhi, non se ne vedono più. L’esibizione si conclude con il raggomitolarsi dell’artista in un piccolissimo cubo trasparente.
Spazio adesso agli animali acquatici di capitan Danilo: il pinguino Jerry, i pellicani, la simpaticissima foca che effettua salti incredibili fuori dall’acqua e che, rituffandosi, spruzza abbondantemente il pubblico delle prime file. La gente applaude, sorride, esterna stupore. Lo show volge alla fine ma c’è ancora il tempo per un’altra esibizione aerea, quella di Anita Canestrelli (moglie di Danilo Dell’Acqua) ai tessuti, e per il gioco degli sgabelli orchestrato da Alex. Gran finale con sfolgorio di luci e costumi, con musiche che fanno sognare e tanta allegria.
Piero Messana