Da poco costituita, l’Unione Italiana Spettacolo Equestre avrà nel terzo Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica, in programma a Roma dal 12 al 15 aprile, il suo battesimo ai massimi livelli. Il Salone, giunto alla terza edizione, si va infatti affermando come evento fieristico internazionale dell’area mediterranea per la tradizione equestre e concentra in quattro giornate, competizioni, manifestazioni, convegni, scambi culturali e imprenditoriali.
Fra gli spettacoli in programma, sfilate delle razze, prove di abilità della monta da lavoro, capacità e velocità nel catturare i vitelli, le varie specialità dell’esercito italiano ed i grandi fantasisti e acrobati italiani e stranieri. Ricco anche il calendario dei convegni, e fra questi spicca quello tenuto dall’Uise: venerdì 13 aprile alle ore 15, “Spettacolo Equestre: filosofia, storia e tradizione”. A Roma Cavalli si parlerà anche di sinergie tra trattamenti veterinari e trattamenti olistici a sostegno del benessere del cavallo e, da non perdere, l’incontro con Andrew McLean (14 aprile a partire dalle ore 10), lo scienziato-coach australiano presidente dell’International Society for Equitation Science, che ha allenato campioni del mondo e olimpionici applicando le regole della teoria dell’apprendimento, un maestro nell’ambito dell’etologia equina applicata.
Da seguire con attenzione anche l’approfondimento sullo spettacolo equestre svolto da Uise, la prima associazione culturale che vuole promuovere e valorizzare lo spettacolo equestre e che punta anche al riconoscimento istituzionale, in Italia e all’estero, di questo spettacolo come arte performativa e delle figure professionali coinvolte.
Fra i suoi obiettivi, qualificare meglio tutte le professionalità che concorrono alla creazione di uno spettacolo equestre, aiutare nella formazione chi vuole diventare un artista equestre, creare eventi che attirino l’attenzione anche di chi non conosce questo tipo di spettacolo, fare cultura riscoprendo e raccontando le antichissime origini delle rappresentazioni a cavallo, cercando e diffondendo documenti e testimonianze, creare occasioni per i bambini ed i giovani per avvicinarli al cavallo in modo tecnicamente corretto ma anche ludico e creativo, lavorare alla conoscenza del cavallo e al suo rispetto come animale da sempre vicino all’uomo, trovare interlocutori europei per condividere gli obiettivi, scambiare le esperienze, far nascere una rete coerente in continua evoluzione che trovi il suo giusto spazio nelle agende comunitarie sulla cultura, promuovere una federazione europea di analoghe associazioni che saranno costituite a breve in altri paesi.