Rainbow Magicland è il grande parco tematico che sorge a Roma – Valmontone, qui la magia è l’elemento dominante e si viene da subito catapultati in un mondo di castelli fatati, fra coraggiosi vichinghi, magiche fate, stregoni e avventurieri. Questo colosso dell’entertainment ha già realizzato numeri da capogiro: 600.000 mq di superficie, 35 attrazioni tra cui 2 teatri, un palazzo polifunzionale e numerose location outdoor proponendo un palinsesto di 37 spettacoli giornalieri; 28 punti ristoro e un parcheggio di 5.500 posti auto realizzati con 60.000 mq di coperture fotovoltaiche che generano energia pulita per l’alimentazione del parco, una nota verde che sottolinea la grande attenzione per l’ambiente di Rainbow Magicland.
Non appena le luci si spengono l’atmosfera diventa rarefatta e ci si ritrova ancora una volta in questo parco, ad essere sospesi tra sogno e realtà. Gli occhi sono puntati verso il palcoscenico e… sorpresa! Da tutt’altra parte ecco comparire un buffo ed imbranato marinaio alle prese con un libro fatato, sarà proprio lui, inconsapevole protagonista di un goffo destino, ad accompagnarci in un emozionante viaggio nel mondo di Oceania, scortati da branchi di cavallucci marini, meduse e brillanti coralli. L’inizio è subito molto dolce, e, osservando l’acrobata vestita come una conchiglietta rosa che si dondola sul cerchio, si ha già la sensazione, ad ogni sua oscillazione, di sentirsi cullare dai flutti marini. Poi all’improvviso ecco cambiare il ritmo della musica, cambiano gli accenti e subito la pista si alza verso il cielo del Palabaleno. Intanto al di sotto ricade una cascata d’acqua che diventa sempre più alta racchiudendo al centro l’acrobata che volando la attraversa schizzando tutto attorno una miriade di goccioline luccicanti.
L’atmosfera acquista subito tonalità mitiche, con musiche che riescono ad emozionare e a trasportare lo spettatore negli abissi più profondi: qui si nasconde il magico mondo di Oceania, popolato da creature che potrebbero appartenere alle pagine illustrate di una storia fantastica, e, invece, si esibiscono davanti a noi circondati da fontane danzanti e giochi d’acqua. Ad alleggerire la tensione, creando situazioni di estrema comicità, facendo diventare anche noi protagonisti dello spettacolo, un clown, sicuramente il personaggio più fiabesco di tutto lo spettacolo, con due piccole pinne al posto delle orecchie e una conchiglia sulla sommità della testa, indossa un costume creato con oggetti provenienti dal mondo degli umani, un salvagente e una rete da pesca. Tutto ciò come a ricordare che il confine tra sogno e realtà, tra mondo umano e mondo fantastico, è molto sottile e con un po’ di fantasia e di allegria il mondo magico delle favole può appartenere a tutti noi.
Silvia Ottaviano