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23° Festival del circo d’Italia: la pista torna a brillare sfidando pandemia, guerra e crisi energetica

di Salvatore Arnieri

Il Festival d’Italia si presenta a ripartire con una nuova edizione tra novità e grande tradizione. Come sottolinea il presidente Fabio Montico in un comunicato stampa la manifestazione di quest’anno, che s’inaugura oggi, vuole celebrare il circo come comunità, ospitando sotto il grande chapiteau, 24 attrazioni provenienti da 12 paesi.

Il Cavallo, il re della pista
Grande attesa per l’arrivo in Italia dell’ungherese Jozsef Richter, tra gli addestratori più premiati della sua generazione. In molti lo ricordano per lo straordinario carosello esotico, composto da oltre trenta esemplari tra cammelli, lama, zebre, elefanti africani e giraffe, un vero emblema del circo classico con gli animali, creato in occasione del 42° festival di Monte Carlo (2018), che gli valse un meritato Clown d’oro. A Latina presenta una cavalleria in libertà (proveniente dalla Germania) e la sua celebre troupe di Jockey, tra le migliori nel panorama internazionale. La famiglia Montico si è dimostrata ancora una volta attenta alle grandi dinastie circensi italiane, arricchendo la proposta equestre con il passo a due a cavallo di Erika ed Alessandro Togni, giovanissimi artisti, nipoti ed allievi di Elvio Togni.

I Flying Martini

Tradizioni familiari e numeri innovativi
L’organizzazione della kermesse pone la sua attenzione verso la tradizione circense familiare italiana, ciò è tangibile anche nel cast acrobatico, che annovera rappresentanti di importanti casate come: i Triberti, i Rossi ed i Martini, quest’ultimi portano un genere che raramente si è visto sotto lo chapiteau del festival: i volanti. A condurre lo spettacolo, la voce storica dell’evento Andrea Giachi accompagnato da Alessia Dell’acqua. La comicità è garantita dal cileno Matute, che ha già calcato piste prestigiose come Arlette Gruss e Nock e dagli armeni Armen e Bella.
Non solo tradizione ma anche novità, infatti l’evento non ha tradito la sua vocazione di trampolino di lancio per giovani artisti, provenienti da paesi lontani o appena diplomati nelle scuole più prestigiose sparse per il mondo, che hanno l’occasione, più unica che rara, di presentarsi dinanzi alla prestigiosa giuria tecnica, quest’anno composta da 15 big del circo mondiale, e dei moltissimi operatori che accorrono alla manifestazione. Oltre alla giuria tecnica, che assegnerà i premi principali, è presente anche una grande giuria della critica, composta da giornalisti di settore e da personaggi dello spettacolo di fama nazionale come Lele Mora, Giancarlo Magalli e Brigitta Boccoli.
Il Festival d’Italia è diventato negli anni una vera istituzione per gli operatori di settore, che accorrono da ogni parte del mondo per scoprire le ultime novità sul mercato. Non è quindi una sorpresa che alcune delle maggiori insegne del circo e del teatro di varietà abbiano dato fiducia alla kermesse, accordandogli una partnership, tra queste il Cirque du Soleil, Productores de Sonrisas, Chimelong e Circus Vazquez.

Grande attesa intorno alla Troupe di Jozsef Richeter.

Non solo spettacoli
Non solo spettacoli, ma molti eventi collaterali tra cui: il Circus Expo con stand allestiti per tutta la durata del festival nella tenda foyer, il caffè letterario a tema circo, condotto da Dina Tomezzoli, che si tiene domani, venerdì 14 ottobre alle ore 18:00 nella Press Room, ed infine la tradizionale Santa Messa sotto chapiteau, domenica 16 ottobre alle ore 11:00.

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