Un altro bell’orgoglio per il circo italiano. Willy Colombaioni, da molti anni considerato il più tecnico fra i giocolieri nostrani, si è messo di buona lena a macinare record mondiali. Con la tenacia ed il talento che lo hanno sempre contraddistinto è arrivato ad eguagliare ben 57 primati, prima appartenuti al suo mito Anthony Gatto. Una bella soddisfazione per un ex ragazzo dell’Accademia del Circo.
Dove sta il confine tra arte e sport? Da una parte molte estetiche dello spettacolo, fondandosi sulla precisione chirurgica del gesto e sulla padronanza completa del corpo, richiedono una preparazione fisica analoga a quella degli atleti, dall’altra le manifestazioni sportive possono suscitare nel pubblico sentimenti simili a quelli che si provano di fronte ad una rappresentazione teatrale.
La storia di Willy Colombaioni può offrirci interessanti spunti di riflessione. Giocoliere figlio d’arte – sua madre Arianna è un’Orfei, mentre il padre Ronald è stato il primo ad infondergli la passione per questa disciplina – la sua formazione all’interno dell’Accademia d’Arte Circense può ricordare quella di un allievo di una squadra di calcio, costretto per inseguire il suo sogno ad allontanarsi giovanissimo dagli affetti familiari al fine di concentrarsi sugli allenamenti. Un periodo non facile emotivamente e fisicamente faticoso, che Willy conclude nel migliore dei modi: è l’unico artista nella storia dell’Accademia a diplomarsi col voto di 30 trentesimi.
Dopo aver lavorato nel tendone di famiglia, il circo Amedeo Orfei, a 21 anni passa al Medrano, “il miglior circo in cui abbia mai lavorato sotto il punto di vista lavorativo ma soprattutto sotto quello umano”. Va poi in Belgio con Alexandre Bouglione e in Germania, a Offenburg, Hanau e al Teatro Varietà Apollo dei Roncalli. Per proseguire col paragone calcistico possiamo dire che Colombaioni, e con lui numerosi altri circensi, si sposta di tendone in tendone come i giocatori che durante la carriera offrono le loro capacità a diverse squadre, girando gli stadi del mondo. Dopo la partecipazione ad alcuni festival, tra cui il Premiere Rampe di Monte Carlo dove si è aggiudicato il K di bronzo e quello di Albacete che gli ha conferito due premi speciali, Willy è ora di stanza in Svizzera al Zirkus Stey, dove si esibirà fino ad ottobre spostandosi a Lucerna per lo spettacolo di Natale.
L’impegno richiesto ai tempi dell’Accademia non si è attenuato nel corso degli anni: “Ancora adesso mi alleno tutti i giorni, anche per tre ore al giorno”. Attraverso l’esercizio costante, Willy è riuscito a superare quello che considerava il suo più grande difetto, la gestione della respirazione: come per un atleta, è essenziale per lui avere a disposizione durante la sua performance una grande riserva di ossigeno da consumare con oculatezza. “Diciamo che era più che altro un problema psicologico, prima ero più nervoso durante il numero, ora sono più tranquillo”.
Tra i suoi miti, Colombaioni cita due giocolieri italiani, Luciano Bello e Bertino Sforzi, che ha potuto conoscere al Medrano, “e poi naturalmente Anthony Gatto, che considero il migliore di sempre”. Americano, classe 1973, medaglia d’oro al Festival du Cirque de Demain a soli 9 anni, unico giocoliere a vincere il Clown d’Oro a Monte Carlo, Gatto è considerato il maggior esponente della giocoleria tecnica dei primi anni duemila; fino a qualche mese fa, l’impressionante numero di primati mondiali che deteneva nella disciplina era considerato irraggiungibile. Poi è arrivato Willy: “Ho scoperto che esistevano dei record e che migliaia di giocolieri provavano a batterli tutti i giorni”. Così si è cimentato anche lui, arrivando in brevissimo tempo ad eguagliare i 57 record del suo mito. Per poterli leggere tutti sul sito internet che li elenca bisogna scorrere molte volte la pagina, talmente è lunga la lista; il più recente l’ha ottenuto giocolando 12 anelli come solo Gatto prima di lui aveva saputo fare. Secondo il giovane circense italiano, i primati più belli che detiene sono quelli della pioggia (o shower, il classico trick in cui gli oggetti vengono lanciati in moto circolare) con 4, 5 e 6 cerchi e con 3, 4, 5 e 6 clave. Willy è anche il giocoliere più veloce al mondo, riuscendo tra le altre cose ad effettuare 304 prese in un minuto utilizzando 7 palline. Forse il record che lo rende più orgoglioso è però quello ottenuto col lancio di 9 clave, impresa che neanche Gatto era riuscito a compiere.
Nel calcio, il rischio per chi vince la Champions League è di sentirsi appagato e non avere più fame di vittorie la stagione successiva. Willy si trova in una situazione simile: “Ormai non ho intenzione di battere altri record perché il mio sogno era di raggiungere Anthony Gatto e ci sono riuscito, anche se questo non vuol dire che io sia come lui perché lui è e rimarrà sempre il migliore; e poi il terzo giocoliere con più primati mondiali è lontano, è fermo a 23 record, quindi sono tranquillo”. Dove si trovano allora gli stimoli giusti per proseguire il proprio percorso? “Penso che il mio punto di forza sia la grande passione che mi lega al mio mestiere ed è questo che mi spinge a migliorare sempre. Se sto un giorno senza giocolare, il giorno dopo mi manca già”.
Nelle parole di Colombaioni ritroviamo le considerazioni iniziali sul carattere ibrido delle discipline del tendone: “Penso che la giocoleria non sia più soltanto un’arte strettamente circense ma ormai sia un vero e proprio sport; anche grazie ai social network conosco tantissime persone che praticano giocoleria e non sono circensi”.
Ci appassioniamo agli sport non tanto per il gesto fisico in sé, ma perché in esso scorgiamo qualcosa di più, qualcosa che arriva dritto al nostro cuore parlandoci di una parte importante di noi. Ogni vera grande storia sportiva è una storia di uomini, ed è questo il tratto che accomuna l’arte e l’atletismo. Sarebbe quindi un errore ridurre la giocoleria di Willy Colombaioni ad una mera questione di numeri e statistiche, per quanto impressionanti siano. Bisogna andare là, sotto il tendone, in una sera che sa di sudore e segatura, zucchero filato e birra fresca, e vedere ogni singola clava, ogni singolo cerchio volteggiare e rimanere sospeso nell’incertezza un attimo prima di tornare nelle mani di questo giovane uomo; bisogna soprattutto guardare lui, Willy, mentre si accinge ancora una volta a emozionarci, per capire cosa andiamo cercando nell’arte, nello sport, nel circo. Nella vita.
Nicola Campostori
I record di Willy Colombaioni
12 anelli (a pari merito con Anthony Gatto)
9 clave: 9 prese (a pari merito con Emil Dahl)CON OGGETTI IN EQUILIBRIO SULLA TESTA
10 anelli con un’asta in equilibrio: 10 prese (a pari merito con Niolai Gerasimov)
4 clave con una clava in equilibrio: 2 minuti e 26 secondi
4 clave con un’asta in equilibrio: 1 minuto e 40 secondi
5 clave con una clava in equilibrio: 212 prese
5 clave con un’asta in equilibrio: 1 minuto e 15 secondi
6 clave con un’asta in equilibrio: 13 preseHALFSHOWER
5 anelli: 139 prese
4 clave: 215 prese
5 clave: 1 minuto e 15 secondiSHOWER
4 anelli: 79 prese
5 anelli: 26 prese
6 anelli: 14 prese
3 clave: 4 minuti e 31 secondi
4 clave: 249 prese
5 clave: 131 prese
6 clave: 8 preseA UNA MANO
4 anelli: 84 prese
6 anelli: 6 prese (a pari merito con Casey Boehmer)
3 clave: 2 minuti e 20 secondi
4 clave: 11 preseLANCI SOPRA LA TESTA
3 clave: 1 minuto e 24 secondi
4 clave: 182 preseVELOCITA’
3 anelli in una mano: 127 prese in un minuto
5 anelli: 250 prese in 1 minuto
6 anelli: 240 prese in 1 minuto
7 anelli: 243 prese in 1 minuto
2 clave in una mano: 136 prese in 1 minuto
Cascade a 3 clave: 136 prese in 30 secondi
Cascade a 3 clave: 264 prese in 1 minuto
Shower a 3 clave: 292 prese in 1 minuto
3 clave in una mano: 115 prese in 1 minuto
Single con 4 clave: 129 prese in 30 secondi
Single con 4 clave: 250 prese in 1 minuto
Shower a 4 clave: 280 prese in 1 minuto
Cascade a 5 clave: 139 prese in 30 secondi
Cascade a 5 clave: 278 prese in 1 minuto
Shower a 5 clave: 258 prese in 1 minuto
Slow juggling a 5 clave: 143 prese in 1 minutoSPINS
360° con 4 anelli in aria in 1 minuto: 22 volte
360° con 4 clave in aria in un minuto: 21 volte
360° con 6 anelli in aria in un minuto: 6
180° connessi con 5 anelli: 6
180° connessi con 5 clave in aria: 8
360° connessi con 4 anelli in aria: 12
360° con 5 anelli in aria: 4
360° con 6 anelli di cui 4 in aria: 4
360° con 6 anelli in aria: 2 (a pari merito con Anthony Gatto)
360° con 4 clave in aria: 6
360° con 6 clave di cui 4 in aria: 2 (a pari merito con Anthony Gatto)
L’articolo compare sulla rivista Circo giugno 2015