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Un circo e due luna park italiani bloccati in Tunisia


Il circo Bellucci è in mezzo al coprifuoco e agli scontri scoppiati in Tunisia e che hanno portato alla fuga del contestato presidente Ben Ali. Con lui anche due luna park, sempre gestiti da italiani. Sono oltre un centinaio le persone del circo italiano in Tunisia, dove sono arrivate circa tre mesi per una lunga tournée ed attualmente si trovano a Sfax località a 300 chilometri da Tunisi. Non avrebbero mai immaginato di doversela vedere con gli scontri e la guerriglia. Preoccupati per il loro destino, ci sono artisti, operai, donne e bambini, oltre ad una cinquantina di animali. “Da qualche giorno siamo al centro degli scontri nel più totale abbandono della polizia. Da due giorni c’è il coprifuco e restiamo chiusi all’interno delle carovane abitazioni mentre all’esterno davanti al circo si lanciano lacrimogeni, bombe, si incendiano macchine si malmenano persone”, dicono i fratelli Emidio ed Attilio Bellucci, preoccupati soprattutto dell’incolumità di tutta la compagnia e degli animali al seguito. “Ci appelliamo al ministro degli Esteri Frattini per chiedere l’immediato rimpatrio in Italia. Non ci sono i presupposti per continare il tour – spiega Attilio Bellucci – il nostro agente è scappato, siamo in balia della rivoluzione civile e chiediamo all’ambasciata italiana e al ministro in particolare di farci tornare a casa. Ci sono bambini piccoli, alcuni neonati e non possiamo rimanere rischiando la vita. Per il momento siamo sotto sequestro di questa brutta situazione”.
Lo scenario è davvero grave. In Tunisia è stato proclamato lo stato d’emergenza e la chiusura dello spazio aereo.
Nella capitale e in molte altre città si svolgono manifestazioni alle quali partecipato migliaia di persone, in rivolta contro le misure adottate dal ministero dell’Interno, giudicato responsabile della sanguinosa repressione della rivolta popolare che ha riempito le strade. Si parla già di morti e feriti negli scontri con la polizia.

Ecco l’intervista appena realizzata con Attilio Bellucci, che si trova a Sfax:

Attilio Bellucci
Com’è la situazione lì? “Esplosiva”, risponde a Circo.it. “Fino a ieri avevamo la protezione di trenta poliziotti, ma nel momento in cui il presidente se n’è andato si sono ‘liquefatti’, spariti tutti. Ieri c’è stato il coprifuoco, questa mattina stanno organizzando altre manifestazioni a circa 400 metri dal nostro circo, siamo proprio in centro città. Due giorni fa ce la siamo vista molto brutta per gli scontri fra manifestanti e polizia, lacrimogeni, spari…”. Ci sono feriti a Sfax? “Già due morti, li ho visti in mezzo alla strada. Questa notte gli elicotteri hanno perlustrato la zona e adesso l’esercito sta controllando”. Qualcuno dell’ambasciata italiana si è fatto sentire con voi? “Li abbiamo chiamati noi, abbiamo il telefono dell’ambasciatore. Ci ripete di non preoccuparci, invece la situazione è gravissima, i poliziotti sono scappati via tutti. Ieri la folla ha svaligiato negozi e abitazioni”. Il circo Bellucci si trova a Sfax da lunedì, ieri avrebbe dovuto debuttare. “Siamo in Tunisia da due mesi e mezzo. Ci appelliamo a Frattini, abbiamo anche contattato il ministero degli Esteri per avere una nave e cercare di venire via. Tutti i porti sono bloccati, arrivare a Tunisi è impossibile. L’unica possibilità per noi è quella di partire dal porto di Sfax che è molto grande, qui potrebbe arrivare una nave e portarci via. Inoltre qui ci sono anche due luna park sempre di italiani, uno a 150 chilometri da noi e uno a 60 chilometri per cui stiamo cercando di raggrupparci per poter tornare tutti insieme in Italia. Ci avevano detto che gli stranieri non li toccano, invece ieri uno dei due luna park è stato fatto oggetto di lancio di pietre ed ha rischiato anche di essere incendiato, fortunatamente è arrivata una camionetta dell’esercito e si sono salvati”. Quindi vi aspettate che la Farnesina intervenga subito… “Sì, chiediamo che intervenga subito, qui rischiamo tutti la vita”.
Claudio Monti