Servizio di Striscia la Notizia sul circo nella edizione di ieri sera. Edoardo Stoppa, “a seguito di una segnalazione”, come ha detto in apertura, è andato “a controllare le condizioni degli elefanti in un circo a Milano”. Le immagini hanno mostrato due elefanti tenuti con catene. Una esponente della Lav di Bari, Erica Franco, ha spiegato (mentre il servizio mostrava frasi estrapolate da un documento) che “le catene sono assolutamente vietate, proibite, ma consigliate per motivi di sicurezza dell’elefante soltanto durante il trasporto”. In realtà le famose linee guida Cites dicono qualcosa di diverso, eccolo testualmente: “N.B. L’uso delle catene per il contenimento degli elefanti è in linea di principio da evitare. Tuttavia, le catene potranno essere utilizzate per brevi periodi, per motivi sanitari e cure legate al benessere animale e di sicurezza degli operatori, purché siano rivestite per un tratto di materiale morbido, consentano agli animali di coricarsi e rialzarsi autonomamente e venga cambiata a rotazione ogni giorno la zampa a cui vengono assicurate.
Le catene non sono comunque accettabili in esterni”. Il documento corretto lo riporta ad esempio l’Enpa: leggere alla voce elefanti. E in effetti gli elefanti mostrati nel servizio si trovavano in uno spazio interno e le riprese di Striscia sono state fatte a tarda sera.
Il concetto sostenuto dalla animalista della Lav, è stato poi ripreso anche da Stoppa quando si è trovato davanti a Davio Togni, anzi l’inviato di Striscia ha sostenuto qualcosa di ancora diverso: “Gli elefanti possono essere legati solo ed esclusivamente nei momenti in cui vengono spostati dal carrozzone e vengono portati alla sede, le faccio leggere la normativa…”
“No”, ha risposto Davio, “non è così, gli animali devono stare in sicurezza, lo dice la legge”.“Tutti gli altri circhi non li legano di notte”, ribatte Stoppa, che per avvalorare la sua tesi manda in onda due interviste raccolte in “alcuni dei principali circhi italiani”.
Il primo è Braian Casartelli del Medrano: “Nel nostro circo per far vivere gli elefanti senza catene abbiamo adottato dei grandi container che sono stati costruiti apposta, hanno una metratura a norma di legge, addirittura superiore alla norma, 30 mq per ogni elefante, mentre la legge ne prevede 15… quindi li facciamo star bene”.Il secondo è Walter Nones, circo Moira Orfei: “Non c’è la necessità di tenere costantemente le catene, noi non usiamo tenere le catene; in alcuni momenti particolari usiamo delle precauzioni, ad esempio un filo a basso amperaggio che crea una sorta di recinto all’elefante all’interno del quale può muoversi liberamente”.
Il servizio torna al Darix Togni e Stoppa dà la parola a Corrado, che assicura: “Adesso ci farai vedere qual è la normativa giusta e noi vedremo di poterlo fare”.
D’ora in poi gli animalisti dovranno quantomeno andare davanti a due dei principali circhi italiani, Moira e Medrano, alzando cartelli nuovi, del tipo: “Gli animali non sono maltrattati”. Lo faranno?
Ed ecco la replica del Darix Togni: “Tutti sappiamo come si svolgono questi reportage: l’impressione che si vuole dare al pubblico è quella di aver realizzato uno scoop che denuncia uno scandalo o un misfatto. Mostrando solo alcune scene e montandole in modo conveniente è facile far passare per vero anche ciò che vero non è, o far figurare una verità parziale come una verità assoluta. Allo stesso modo la possibilità di controbattere è limitata, e sempre per gli stessi motivi: quella sera al Sig. Stoppa sono state dette molte cose, ma solo una minima parte è stata selezionata per la messa in onda. Riteniamo quindi di non aver avuto realmente la possibilità di dimostrare come stanno le cose, e per questo lo facciamo qui, adesso, anche per rispondere a tutte le persone che si sentono disturbate dall’idea che i nostri elefanti vivono legati alle catene. Bene, non è così. Le catene vengono infatti utilizzate solo in alcuni momenti, e sempre nel rispetto dei regolamenti comunitari: per chi volesse informarsi, le linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi si trovano dappertutto su internet”.
“Il filmato di Striscia – prosegue il Darix Togni – mostra proprio uno di questi momenti particolari: l’operatore del circo sta pulendo le zampe degli elefanti, e per non rischiare di essere schiacciato li tiene in quel momento legati. Per il resto non sono legati, sia quando stanno all’aperto, durante il giorno, nel loro recinto, sia quando si ritirano sotto il ricovero al coperto, sorvegliati dal custode: chi abita nei dintorni di P.le Cuoco sicuramente nelle ultime settimane, affacciandosi alla finestra, avrà visto i due elefanti muoversi senza catene nel loro spazio. Gli elefanti vengono legati alla catena solo in alcuni momenti, e questo per rispettare la legge e garantire la sicurezza: ad esempio quando il custode deve allontanarsi, oppure quando il pubblico entra ed esce dallo spettacolo. In ogni caso stiamo già provvedendo a costruire una struttura tipo container che possa consentire agli elefanti di ripararsi al coperto senza che ci sia mai necessità di legarli”.
“Il video di Striscia si sofferma anche sul fatto che uno dei due elefanti dondola la testa, sottolineando che è sintomo di stress: l’elefante in questione in quel momento è evidentemente innervosito, ma proprio dalla presenza di estranei, ovvero il cameraman e Stoppa, che col suo modo di fare concitato di sicuro non ha trasmesso all’animale una sensazione positiva e di tranquillità. Tutti gli animali sentono l’agitazione, tutti gli animali reagiscono alla presenza di uno sconosciuto che si introduce di punto in bianco nel loro spazio: ecco perchè l’elefante “si dondola”; più avanti nel filmato infatti Stoppa ritorna sotto il tendone degli elefanti insieme a Davio Togni e si vede chiaramente che nessuno dei due elefanti si sta dondolando. In ogni caso quel che ci preme più di tutto ribadire è che i nostri elefanti non vivono alla catena, e vengono legati solo quando è necessario farlo: da parte nostra siamo anche disposti a piazzare una telecamera nei pressi del recinto degli elefanti, che li riprenda 24 ore su 24”.
“Tornando specificatamente alle parole di Edoardo Stoppa dette nel servizio ci sentiamo obbligati a chiarire alcuni punti: Edoardo Stoppa dice che questi elefanti sono legati notte e giorno e questo non è assolutamente vero. Perché non ritorna a fare il servizio durante le ore diurne? Quando Edoardo Stoppa entra sotto il tendone degli elefanti giustifica il movimento “dondolatorio” di questi dicendo che sicuramente stanno soffrendo una situazione di estremo stress. Bene. Chi lo dice? Lui che ha studiato teatro? Che venga un veterinario e che li visiti perché, parliamoci chiaro, va a nostro discapito se i nostri animali non stanno bene, perché oltre all’amore per i due elefanti questi non costano poco e quindi se il circo non li rispettasse non subirebbe soltanto una perdita affettiva (è da più di trent’anni che questi due animali sono al seguito del circo Darix Togni) ma anche economica. Dovremmo proprio essere degli stupidi”.
“Questo comunicato non vuole essere assolutamente una critica nei confronti di Edoardo Stoppa o, più in grande, di Striscia la Notizia”, conclude il Darix Togni, “ma dal momento che il servizio è stato trasmesso in televisione in prima serata in uno dei programmi più seguiti, sarebbe stato più corretto fare certe dichiarazioni su basi oggettive e anche scientifiche, oppure evitare del tutto. Perché in questo caso nel giro di cinque minuti è stato messo in discussione e in pericolo il lavoro di molte persone che, in ciò che fanno, ci mettono passione, cuore e mente. Per quel riguarda le dichiarazioni dei nostri colleghi, che riteniamo essere persone responsabili ed esperte del mestiere, specie per tutto ciò che concerne le questioni legate alla sicurezza, ci asteniamo dal fare commenti”.
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