Il clown Fumagalli, reduce dal successo di Funambolika, campeggia dalla copertina di Circo. Il numero di luglio si apre con le “giovani stelle” che si sono esibite, e in alcuni casi diplomate, all’Accademia d’Arte Circense di Verona. Il servizio è di Francesco Mocellin.
“Amedeo Gerardi, i segni sul corpo”, è invece l’articolo che Claudio Monti ha dedicato ad uno storico ammaestratore, la cui figura viene ricostruita grazie alla testimonianza dei figli Arlene e Mario, alla bellissima documentazione fotografica da loro custodita, alla rassegna stampa e pubblicazioni dell’epoca.
La storia fa capolino anche nella ricostruzione della esperienza del Cadec, “45 anni a fianco del circo”, di cui si occupa il presidente Francesco Mocellin.
Segue la carrellata sulle notizie sparse dal mondo del circo, a cura di Flavio Michi, e quindi ci si tuffa nel Gran Gala du Cirque con l’approfondimento di Ahara Bischoff: “Onore all’Italia”. L’evento anche quest’anno ha avuto un cast di altissimo livello, compresi due simboli dell’arte circense italiana nel mondo: il clown Fumagalli e i fratelli Pellegrini al gran completo.
Antonio Giarola, grazie a dei documenti conservati al Cedac e appartenenti ad Alain Frere, ricostruisce la prima visita italiana, a Milano, del leggendario Trio Fratellini, ensamble di clownerie che rivoluzionò e allo stesso tempo affermò l’importanza della comicità nelle piste mondiali nei primi decenni dello scorso secolo.
Antonio Taddei, in arte Takimiri, l’uomo della fune che tutti stupiva prima che la guerra lo strappasse dalla corda e lo rendesse un clown molto amato. La storia e le gesta di Takimiri sono ora visibili in una mostra e consultabili in un libro, dei quali ci racconta Stefania Ciocca. E porta sempre la sua firma l’intervista a Viviana Rossi: “Danzando nell’aria”. La diciannovenne artista aerea attualmente sta girando l’Italia con il Circo de los Horrores.