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Se Papa Francesco assicura che il Circo avvicina a Dio, la Brambilla può dire quel che vuole

papa-francesco-american-circusAnche nell’udienza generale di questa mattina papa Francesco ha accolto e salutato con grandissimo affetto un circo, e in particolare un grande circo tradizionale italiano, seppure con una importante storia costruita anche all’estero, che da sempre impiega gli animali nei suoi spettacoli. Si tratta dell’American Circus della famiglia Togni, che si è esibito davanti ai fedeli e al Santo Padre, ancora una volta ammirato non solo dall’arte circense ma, bisognerebbe dire, dall’antropologia della gente del circo. “Ripeto anche a voi quello che ho già detto una settimana fa”, ha detto il Papa nel suo ringraziamento improvvisato: “Voi fate bellezza, e la bellezza sempre ci avvicina a Dio. Vi ringrazio di questo”. E facendo riferimento ai numeri realizzati, ha aggiunto: “Ma questo non si improvvisa, dietro questo spettacolo di bellezza ci sono ore, ore e ore di allenamento, che danno fastidio”. “L’allenamento fastidia”, ha commentato Francesco con un neologismo: “San Paolo ci dice che per arrivare alla fine ci si deve allenare, allenare, allenare per vincere”. E gli artisti del circo sono “un esempio per  tutti noi, perché la seduzione della vita facile, trovare un fine buono senza sforzo è una tentazione. Voi ci date una testimonianza che la vita senza sforzarsi continuamente è una vita mediocre”, ha concluso il papa.
Mercoledì scorso era stato il Magnifico Acquatico ad esibirsi in piazza San Pietro, in occasione della presenza dei circhi installati nella Capitale. E le parole del papa erano suonate ancora una volta commoventi: “Saluto gli artisti e gli operatori del circo e li ringrazio per la loro gradita esibizione. Voi siete fattori di bellezza, voi fate la bellezza e la bellezza fa bene all’anima, la bellezza ci avvicina a Dio, e in occasione di questo spettacolo di bellezza quante ore di allenamento ci sono, eh? ma andate avanti grazie”.
In questi giorni c’è un’altra persona che parla del circo, ma a sproposito. Anche stamattina, beneficiando del circuito dei “Tg amici” (quando si dice la vita facile!), è ricomparsa in televisione per autopubblicizzare la sua proposta di legge contro i circhi con animali. Beata lei che ha i canali giusti (fra parentesi vorremmo dire ai Tg di Italia 1, canale 5 e rete 4 che se una volta volessero dare la parola anche al circo, di certo la categoria non rischierebbe la sovraesposizione mediatica).
In conclusione, se Papa Francesco assicura che il Circo avvicina a Dio, la Brambilla può dire quel che vuole. Se il Papa porta il circo a modello di bellezza e ad esempio per tutti, e la Brambilla lo disprezza, voi a chi dareste ascolto? Certo, le parole del papa sul circo purtroppo non possiamo ascoltarle tutti i giorni in televisione, mentre le chiacchiere della Brambilla ce le rifilano anche se non ne sentiamo il bisogno. Ma, d’altra parte, come ha scritto qualcuno, “I grandi uomini monopolizzano l’ascolto. Quelli piccoli monopolizzano la conversazione”.