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Rony Roller a Fiumicino: il popolo ha scelto, il circo ha vinto

rony-roller-fiumicinoIl circo Rony Roller della famiglia Vassallo è di scena a Fiumicino fino al 3 ottobre con risultati di pubblico estremamente lusinghieri, potremmo quasi azzardarci a definirli trionfali ma conserviamo il senso delle dimensioni.
La sede della località balneare costituisce il frutto di un lavoro meticoloso, quasi maniacale, del direttore Alberto Vassallo, com’è noto anche consigliere dell’Ente Nazionale Circhi, che, con inconsueto anticipo ed energia senza risparmio, ha approntato il tema del ritorno del circo classico in quel Comune per anni precluso arbitrariamente alla installazione dei circhi, esibendo con una pazienza degna di Giobbe, prima avvilente vergogna della vicenda in una nazione che vorrebbe qualificarsi moderna e civile, chili e chili di documenti attestanti la regolarità generale nell’esercizio dell’attività del complesso.
Il sindaco, senatore Esterino Montino, notoriamente schierato su posizioni animaliste, al di là di slogan e preannunci che serenamente avrebbe potuto evitare, da un lato ha fatto vagliare l’immane documentazione prodotta, nonché ha disposto sopralluoghi delle competenti autorità/commissioni, con una perentorietà e con uno scrupolo assolutamente fuori prassi, dall’altro, e di questo gli va dato atto, di fronte alla pressoché perfezione del tutto, ha da ultimo osservato le norme autorizzando la breve tournée, forse anche nella consapevolezza che Fiumicino vive fondamentalmente da sempre di pesca, ospita, organizzata dalla locale pro loco, due sagre del pesce, la prima a maggio e la seconda in queste settimane, e, da ultimo, probabilmente, anche sulle ali dell’eco di un ampio consenso popolare percepito.
Inqualificabile e degna tuttavia di null’altro che di commiserazione, la presa di posizione del locale nucleo del movimento 5 stelle che, da un lato, paradossalmente il meno importante, si è scagliato da ultimo contro il sindaco reo, a proprio avviso, forse di non aver disposto in spregio della legge; dall’altro, il più importante, ha evitato di prendere atto doverosamente e dignitosamente, con ciò mancando di elementare rispetto e palesando, viceversa, inaudito e antidemocratico disprezzo, dell’entusiastico inequivocabile abbraccio che il popolo di Fiumicino ha liberamente tributato al circo classico. Concludendo, mentre non da oggi rinvigoriamo le nostre intime convinzioni circa la deriva autoritaria, e quindi antidemocratica, quanto meno di una corrente di pensiero albergante nell’ambito del movimento 5 stelle, ben oltre i modesti confini del circo, rimaniamo in ogni caso consapevoli che i ragli d’asino mai assurgono in cielo e che il sole vince sempre.

Antonio Buccioni