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Regolamento circhi Milano, Enc: “Esclusi dal Comune, valuteremo se impugnarlo davanti al Tar”

Ieri il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali. L’eco mediatica principale di questo Regolamento è legata al tema dei circhi (basti pensare ai servizi mandati in onda nei Tg serali di ieri), ma c’è un paradosso che occorre rivelare. Tutti sono stati coinvolti nella elaborazione di questo Regolamento, tranne i diretti interessati, ovvero l’Associazione di categoria dei circhi italiani. L’assessore Guaineri ha chiamato a raccolta associazioni come Enpa, Wwf, Lipu, ma ha emarginato gli unici ad avere una competenza in materia di animali nei circhi. Non va infatti dimenticato che in tutti questi anni l’ENC si è dotata di una rete di veterinari esperti ed ha stretto collaborazioni scientifiche con etologi di caratura internazionale, che sicuramente avrebbero potuto portare competenze difficilmente eguagliabili fra coloro che l’Amministrazione comunale di Milano ha voluto catalizzare.
“Lo scorso agosto, dopo avere appreso dalla stampa che il Comune di Milano stava lavorando al Regolamento, ho inviato una lettera al sindaco Sala e all’assessore Guaineri, per chiedere almeno di poter ricevere bozza del Regolamento al fine di esprimere le nostre valutazioni e suggerimenti, anche perché la legge vigente che disciplina l’attività dei circhi prevede che le regolamentazioni comunali che incidono sulla concessione delle aree ai circhi, debbono essere assunte “sentite le organizzazioni sindacali di categoria”, e quindi dopo avere recepito il parere consultivo delle stesse”, dichiara il presidente ENC Antonio Buccioni. “Ma la giunta Sala non si è nemmeno degnata di una risposta. Ad oggi siamo totalmente all’oscuro di quel che il Regolamento contiene. Non mi sembra un comportamento istituzionale corretto né rispettoso di quel mondo del circo che a partire dai primi decenni del 900 è stato intimamente legato alla città di Milano attraverso le principali famiglie circensi del nostro Paese. Piuttosto siamo in presenza di una discriminazione inaccettabile e gratuita che si abbatte verso i meno tutelati”. Cosa faranno adesso i circhi? “Speriamo di poter riuscire ad avere fra le mani quanto prima il Regolamento, il cui testo ad oggi è un fantasma sul sito del Comune di Milano, perché vogliamo valutare da ogni punto di vista la parte relativa ai circhi, e se sarà il caso lo impugneremo davanti al Tar”.