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Quidam dieci anni dopo, sempre grande


Dal nostro inviato Francesco Mocellin

Ci è capitato di rivedere Quidam a distanza di quasi dieci anni. La prima volta era stato a Zurigo in occasione del tour europeo 1999-2002 sotto chapiteau mentre ora l’occasione si è presentata nel corso della permanenza della produzione al Bell Center di Montreal.
Anche questa tournée nei palasport e nelle arene rientra nel piano di sfruttamento ulteriore della grandi produzioni degli anni ’90 della compagnia del Quebec. Il progetto era iniziato nel 2007 con Saltimbanco e si è rivelato un’eccellente intuizione visti i risultati al botteghino. Con alcuni adattamenti logistici questi spettacoli hanno rivelato una longevità in termini di appeal davvero sorprendente confermando lo straordinario standard di qualità che il Cirque du Soleil è in grado di offrire al pubblico.

La Troupe russa di saltatori in banchina

L’originaria versione di Quidam è scolpita nella memoria dei circofili soprattutto per la presenza della straordinaria troupe russa di saltatori in banchina capace di conquistare un oro limpidissimo a Monte-Carlo nel 1999, l’edizione ricordata per l’affermarsi delle standing ovation (tutte spontanee) e per il successo di David Larible e Anatoly Zalewsky: da antologia il triplo mortale e il doppio con colonna spezzata per questa indimenticata acrobatica senza trascurare la presenza dei VisVersa che conquistarono un Clown d’Argento nel 2000 col loro mano a mano dalle atmosfere rarefatte.

Il clown Guillermo Toto Castineiras

Quidam, che narra le gesta dell’uomo-massa dei nostri tempi, ha mantenuto inalterata la struttura e pressoché immutata la composizione dei numeri, salvo gli ovvi avvicendamenti nel cast. I momenti più riusciti dello spettacolo appaiono il salto della corda di gruppo, le evoluzioni ai cerchi aereii, il diabolo, la clownerie classicheggiante dell’argentino Toto Castineiras oltre alla sempre eccellente performance dell’acrobatica in banchina diretta da Alexnder Maiorov. I difetti della messa in scena, se proprio si deve andarli a cercare, sono sempre gli stessi, ovvero un certo eccesso di solennità e la tendenza a prendersi sempre troppo sul serio.
Da segnalare la singolare decisione della compagnia di Guy Laliberté che dopo pochi mesi di tour europeo ha “richiamato” in patria l’ultimo travelling show Totem che tornerà a calcare le scene di Montreal dal prossimo 16 giugno, all’Old Port, proprio dove aveva debuttato solamente in aprile.

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