Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, a metà dello scorso giugno ha multato il circo Niuman per 516 euro. Il motivo? Ha pubblicizzato attraverso una locandina la visita guidata allo “zoo del circo”, vietata da una ordinanza sindacale del 1998. Animali curati e ben tenuti e nessuna irregolarità sostanziale rinvenuta dalla polizia municipale, che però ha voluto ugualmente punire il circo. Va detto per inciso che se quella ordinanza sindacale venisse impugnata davanti al Tar verrebbe ad essere cancellata all’istante perché la legge 337/68 che disciplina l’attività del circo e dello spettacolo viaggiante – come ha stabilito di recente il Tar di Parma – tra le attività consentite include anche le “mostre faunistiche zoo”. E dunque una ordinanza sindacale non può vietare ciò che una legge dello Stato riconosce e ammette. Ma in Italia di sceriffi senza stellette ce ne sono parecchi e spesso e volentieri se la prendono con i deboli, chiudendo gli occhi su fatti ben più gravi che accadono sotto i loro occhi. Ecco la lettera di Vito Venturi, che descrive l’ingiustizia subita dal circo Niuman.
“Sabato mattina mi sono recato al circo come tante altre famiglie per mostrare gli animali alla mia bimba, e con sorpresa ho saputo che pochi giorni prima alcuni vigili urbani vi si erano recati, elevando al circo una muklta di più di 500€, poichè un regolamento del COMUNE di RAVENNA, vieta le mostre itineranti di animali. Dovete sapere, che a RAVENNA, la legge, per gli amici si INTERPRETA, e per tutti gli altri, SI APPLICA!!! Ed infatti, non si tratta di una mostra itinerante di animali, ma degli stessi animali che lavorano e viaggiano col circo: che differenza fa per l’animale, essere visto sotto il tendone, oppure dentro il suo luogo? NESSUNA. Ma a RAVENNA, da un po di anni, abbiamo uno sceriffo (eletto da noi… !!! ma non certamente da me), che sta vietando tutto. Ora, lo spettacolo circense, è rimasto uno degli ultimi fenomeni artistici antichi, artistici, itineranti, fatto di pochi soldi, tant’è che gode anche di finanziamenti pubblici, anche se pochi, ma di tanto amore, dedizione, sacrifici, e molto spesso, di pericolo. Credo che fare un gesto del genere al circo NIUMAN, sia stata la più grande vigliaccata che questa città gli potesse fare, anche se la multa fosse stata di un solo centesimo di euro! Ed in più, noi ed i nostri figli, non abbiamo potuto vedere bene animali che forse, non avremo più occasione di verede: oggi i bambini che vivono nelle città, non hanno mai visto neanche una gallina, od un coniglio, figurarsi poi vedere un Ippopotamo, un cammello, un cavallo, dei serpenti! Io, l’ippopotamo, non lo avevo mai visto. Chiedo scusa sono certo, anche a nome delle tante famiglie che si sono recate al circo, e non hanno potuto vedere gli animali, e, quasi sicuramente, anche a nome di tanti ravennati, e mi vergogno profondamente di questo vergognoso gesto che chi amministra questa città ha voluto riservare a Voi, amici del circo, che ci onorate della Vostra presenza, e divertite noi ed i nostri figli, col sole e con la pioggia, in estate ed in inverno, sempre con grande disponibilità e generosità totalmente gratuita. Quest’altro anno, a Ravenna, ci saranno le elezioni comunali: sono certo che questo “sceriffo di campagna” avrà meno voti rispetto alle scorse elezioni”.
Con affetto, Vito Venturi