Le sue imprese le abbiamo raccontate più volte. L’ultima è stata quella della traversata delle cascate del Niagara. Ne ha appena aggiunta un’altra, gigantesca. Il funambolo Nik Wallenda, 34 anni, ha infatti attraversato il Grand Canyon, in diretta mondiale, camminando ad una altezza pari a quella dell’Empire State Building, 450 metri, e senza protezioni. Provate a immaginare solo ai venti che soffiano a quell’altezza.
In jeans e maglietta, ha camminato per 426,7 metri sulla fune, per 23 minuti, e sotto e tutto intorno uno scenario mozzafiato. Solo quello vertiginoso.
Si è anche inginocchiato durante questa passeggiata nell’infinito spazio aperto del Grand Canyon, per ben due volte, sia poco dopo aver superato la metà del percorso allo scopo di fermare il movimento oscillatorio della fune, e sia a pochi metri dall’arrivo sulla terra ferma. Ha pregato a voce alta Nik mentre compiva questa impresa, e non è la prima volta che sfida il destino affidandosi al Creatore, lo stesso aveva fatto anche sulle cascate del Niagara. Prima di partire ha abbracciato la moglie e i figli e ha detto loro: “Ci vediamo fra poco”. Tutti i media del mondo hanno dato la notizia. Da registrare solo una contestazione al tour sulla fune di Wallenda: Navajos e Hopi non hanno gradito la “violazione” del Grand Canyon, territorio sacro per quelle tribù.
Onore a Nik Wallenda.