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Le ragioni del circo portate nel cuore dell’organo costituzionale al quale fa capo la funzione legislativa, il Parlamento, e in particolare uno dei due rami di cui si compone, la Camera dei deputati. Questo è avvenuto lo scorso 17 ottobre grazie alla manifestazione promossa dall’Ente Nazionale Circhi, e che si tratti di un fatto significativo è di tutta evidenza. Anche per gli illustri interlocutori che si sono coinvolti, deputati, senatori, personaggi di spessore e popolarità, come Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi e Alessandro Meluzzi. Per comprendere quanto è accaduto e per ripercorrere le suggestive provocazioni e i ricchi contenuti usciti da quella giornata, la rivista Circo di novembre dedica sei pagine (di Claudio Monti) e la copertina al tema (grazie al servizio fotografico di Silvia Ottaviano).
Alessandro Serena si occupa della inaugurazione della nuova sede dell’Accademia d’Arte Circense, un altro traguardo storico per il circo italiano, frutto della tenacia del presidente Palmiri e dei Togni, comprendendo il direttore Andrea e la famiglia di Enis.
Un altro argomento molto vivo da diversi mesi: l’Udienza con Papa Benedetto XVI in programma l’1 dicembre prossimo. Il card. Antonio Maria Vegliò ne valorizza l’unicità e il significato della lunga amicizia fra i Pontefici e il mondo del circo.
Il capitolo dei complessi made in Italy si apre con la recensione (a cura di Stefania Ciocca) del Circo di Mosca a Milano, mentre Piero Messana racconta la nuova produzione Martini-La Veglia, che porta in pista 60 animali.
Flavio Michi cura una nutrita raccolta di notizie dal mondo del circo e Francesco Mocellin intervista Giacomo Sterza, che insieme ad Elena Busnelli forma i Jasters, che hanno debuttato al Cirque d’Hiver il 19 ottobre.
Un bilancio all’insegna della competenza è quello tracciato da Maria Vittoria Vittori sul concorso “letteralmente circo”, vinto da Erica Balduzzi e che ha coinvolto illustri cattedratici, giornalisti, esperti di letteratura, teatro e protagonisti del circo nel lavoro di valutazione dei tanti racconti pervenuti.
Arlette Gruss è un marchio garantito e la sua ultima creazione non delude di certo, come scrive Massimo Locuratolo, che mette l’accento anche sulla presenza dell’arte italiana nella “cattedrale del circo”. Infine, per i documenti e la parte storica, Antonio Giarola va alla scoperta di un’altra perla: la compagnia equestre Gatti Manetti.