di Alessandro Serena
Gennaio volge al termine e il grande pubblico italiano ha ancora negli occhi le belle immagini del Festival del Circo di Monte Carlo trasmesse da Rai3, sempre con buon esito, durante le feste natalizie. Come noto si tratta dell’edizione dello scorso anno della più importante rassegna di arti circensi del mondo, capace di attirare l’attenzione di centinaia di milioni di spettatori televisivi e quella più interessata e coinvolta di migliaia di operatori. Sono proprio questi ultimi ad attendere lo start della nuova edizione che andrà in pista nel principato da stasera e fino al 24 gennaio con ulteriori repliche della serata di gala fino al 29.
Lo scorso anno il Festival ha attribuito due Clown d’Oro ad artisti affermati, il nostro ammaestratore Flavio Togni e il clown americano Bello Nock, vere e proprie stelle internazionali che hanno meritato il trofeo, non solo per le performance monegasche, ma anche per le bellissime carriere.
Di sicuro quest’anno i premi andranno ad artisti meno conosciuti da operatori e da spettatori o affermatisi solo di recente.
Intendiamoci, il direttore artistico Urs Pilz propone sempre e soltanto il meglio del panorama circense e quest’anno non ha fatto eccezioni, il fatto che non ci siano nel cast protagonisti di chiara fama mondiale come Togni e Nock fornisce caso mai ulteriore attesa.
Un altro gruppo che riempie la pista è la troupe di acrobati all’altalena dell’artista emerito della repubblica russa, Vitaly Vorobiev. L’anno scorso all’ultimo minuto ci furono dei problemi che ne impedirono la partecipazione. Ma questa settimana una dozzina di atleti sfrecceranno in aria alla ricerca di un buon premio.
Una nazione che raramente perde l’appuntamento con i trofei è la Cina (peraltro prima nel palmares della storia della Kermesse), quest’anno presente con un numero di bascule della troupe acrobatica di Shangai.
Ma la pista non è solo delle troupe numerose, al circo vince anche il carisma del singolo.
Il tifo degli italiani andrà anche alle giovani Azzario, spagnole ma formatesi all’Accademia del Circo diretta da Egidio Palmiri e sotto la cura di un istruttore d’eccezione, Eugenio Larible. Le due belle sorelle presentano un numero di equilibri classico ma raffinato e di sostanza e c’è da sperare che ottengano un risultato all’altezza.
Un possibile outsider è l’ungherese Steve Eleky con una comicità davvero fuori dai classici canoni circensi ma già sperimentata, con successo, in importanti complessi europei.
Altro candidato ai premi è l’equilibrista cinese Cai Yong, scoperto al Festival di Latina, presenta un repertorio assai completo della sua disciplina. Se la tecnica sarà accompagnata da un minimo di presenza scenica che il giovanissimo artista dovrebbe avere acquistato negli anni, difficilmente gli sfuggirà il podio.
Ma, ovviamente, la lista dei premiati è decisa dalla Giuria. Qualche tempo fa era stata apprezzata la scelta di chiamare a farne parte solo artisti già premiati al festival, pareva una decisione interessante, ma da un paio di anni si è tornati alla vecchia formula dei direttori di circo integrati da qualche artista celebre di altre discipline.