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Monte Carlo, il festival degli exploit

di Alessandro Serena

La 44^ edizione del Festival internazionale del Circo di Monte Carlo si annuncia come un fuoco d’artificio di grandi exploit. Già il festival stesso, come voluto da SAS la Principessa Stephanie, si può considerare di per sé un’impresa eccezionale, ma quest’anno la gran parte degli artisti in gara presentano a loro volta delle prodezze, in alcuni casi dei veri e propri record mondiali, o gesta magari non censite dal Guinness ma non per questo meno straordinarie.

Knie. Gioielli di famiglia
Senza ombra di dubbio per tutti gli appassionati del genere il fatto più rimarchevole è la presenza della famiglia Knie che celebra così il grande successo della tournée del centenario. Un secolo durante il quale questa dinastia svizzera, che di recente ha accolto nel proprio DNA anche cromosomi italiani, ha creato il più riuscito modello al mondo di circo classico itinerante.
I Knie partecipano con una parure di gioielli equestri realizzati da loro stessi, fra i migliori artigiani orafi in questo campo. Del resto questi strepitosi artisti conservano nel loro scrigno molto metallo prezioso. La stirpe ha infatti già il brillante record (condiviso con Casartelli e Gruss) di avere due Clown d’Oro all’attivo (1977 e 1996). Inoltre quest’anno porta in gara parecchio prezioso tricolore grazie alla presenza del giovane Ivan Frederic, figlio di Geraldine (Argento nel 1993) e di Ivan Pellegrini (Oro con i fratelli Erdeo, Natale e Andrea nel 2008). E soprattutto con Maicol Errani, Oro col fratello Guido con gli icariani nel 2004. Maicol è con molta probabilità oggi il più forte “uomo di circo” al mondo. Dove si intende una persona capace non solo di padroneggiare diverse discipline della pista e di avere cura maniacale dei propri animali, ma anche di saper sistemare i mezzi in piazza, gestire un gruppo di lavoro di decine di persone, e molto altro, fino a guidare autoarticolati da città in città.
I numeri presentati quest’anno poi sono quanto di meglio possa offrire l’arte equestre circense del nostro tempo. Maicol presenta un carosello di 30 cavalli preparato magistralmente da Fredy jr e una libertà di sette stupendi frisoni neri olandesi. Al giovane Ivan è affidata una libertà di 14 cavalli che presenta in groppa al suo Poseidone. Infine una posta che vede Maicol al centro e Ivan e Wioris in piedi su una copia di stalloni sotto i quali passano fino a nove cavalli, per un totale di 22 in pista per un concentrato di prodezze ed emozioni. Da segnalare anche la presenza della piccola Chanel Marie a New Generation, il “festival dei piccoli”.
Di importanza storica incalcolabile il passaggio di consegne della chambrière da Fredy Knie jr a Maicol. Una cosa da far tremare le ginocchia a chiunque. Ma da ottimo porteur degli icariani Maicol ha le gambe salde e ha già dimostrato di saper raccogliere alla grande questa eredità. Un punto d’orgoglio per il circo italiano, una bella dimostrazione che il classico nostrano, se messo in condizione di potersi esprimere, è in grado di raggiungere livelli eccelsi.

Circo da Guinness
Come accennato, quest’anno più che mai partecipano delle performance che puntano a record o a exploit notevoli.
A partire dalla Troupe Tuniziani al doppio trapezio volante. Originaria dalla Tunisia ma formatasi in Messico al Circo Atayde con Raoul Gaona, ed ora con componenti di nazionalità americana, messicana, venezuelana e brasiliana. Questi artisti, stelle di Ringling Bros Barnum and Bailey e del Big Apple Circus, arrivano al Festival con un repertorio incredibile che comprende un triplo salto mortale carpiato, un doppio in doppia piroetta con presa ai piedi e la promessa dell’agile Ammed di realizzare un quadruplo, l’exploit degli exploit, da leggenda.

Francoise Rochaise

La francese Françoise Rochais è fra le migliori giocoliere dei nostri tempi e presenta i propri virtuosismi con grazia e ritmo. È maestra anche della giocoleria asimmetrica con cerchio, bastone, pallina, ombrello e racchetta da tennis, che le ha permesso di entrare nel Guinness dei Primati. È inoltre la sola donna al mondo a giocolare con sei bastoni.
I fratelli Martinez (Colombia e Giappone) presentano un numero di icariani che dimostra una volta di più quanto la disciplina sia rinata in anni recenti. Il porteur Alan David fa roteare sui piedi il giovane Arashi Kofukada in un repertorio di tutto rispetto che diventa straordinario quando, grazie ad un elevatore, i due vengono sollevati fino ad otto metri di altezza.
I Dandies, un trio elvetico-russo (Yuri Kreer e Johnny Gasser con Kiril Ivanov) diretto da Alexandre Grimailov, presentano esercizi davvero rari a vedersi come il triplo in avanti in mezza piroetta, “semplice” e carpiato.
Gli ucraini del Duo Vladimir mostrano un potente mano a mano che culmina con un equilibrio pugnale a pugnale, al momento unico al mondo.
L’equilibrista russa Maria Saratch si esibisce su di un attrezzo particolare che le permette di sostenersi con la sola forza dei denti.
La trapezista tedesca Lisa Rinne mostra un finale notevole nel quale con un doppio salto mortale passa dal trapezio in oscillazione alla corda verticale.
Gli Extreme Fly presentano un numero di barre parallele con passaggi dalla prima alla terza barra e uscite con doppi salti mortali.
Il duo Skyline ai tessuti aerei, mostra un’originale combinazione di due ragazze in questa disciplina ormai molto diffusa ma sempre capace di generare combinazioni e stili originali e in questo caso anche non esenti da brivido.
Un’altra delle discipline più in voga del momento è quella delle cinghie aeree. In particolare quando presentate da una coppia in una sorta di passo a due nel cielo dello chapiteau. È questo il caso dei Flash of Splash dove la parte femminile di Amalia è quasi sempre quella di sostenere il partner Yevhen anche con una presa ai denti a grande altezza.
La troupe di otto acrobati al fast track di Vladimir Efimov è composta da campioni di ginnastica artistica che mettono in scena una festa di matrimonio con un insieme di esercizi dinamici.
La coppia polacco-portoghese composta da Kinga Laura Grzeskow e Gonçalo Roque mette in pista una storia d’amore su di una panchina di un parco.

Troupe Zola

Oriente maestoso
Quest’anno sarà difficile non rimanere stupiti dalle grandi troupe orientali in concorso. La compagnia di Shandong porta in gara due numeri tradizionali, quello dei cappelli e quello dei piatti giranti, ma c’è da credere che saranno capaci di proporre delle prodezze inaudite dato il gran numero di partecipanti del gruppo e visto come ci hanno abituati negli anni.
Dalla Mongolia arriva la Troupe Zola di acrobati alle bascule. Dodici artisti per un repertorio che si annuncia di altissimo livello con doppio in quinta colonna, quintuplo in plancia, triplo su trampolo.

Animali in dolcezza
Oltre alle gioie equestri presenti anche altri animali sempre presentati in dolcezza. Sei bellissimi esemplari di tigre bianche ed un superbo leone bianco presentati dal russo Sergey Nesterov. Ed un gruppo di sei cani ammaestrati da Sandro Montez dopo aver portato in pista durante la sua carriera cavalli, elefanti, rinoceronti e otarie.

Henry Ayala

Non solo clown
La comicità è affidata ad artisti poliedrici che arrivano alla clownerie padroneggiando anche altre discipline.
Il venezuelano Henry Ayala, il “Principe dei Clown” porta in pista delle rivisitazioni di entrate classiche come quelle dei campanelli e degli spaghetti. È anche un funambolo e detiene il record di salti alla corda sulla fune: ben 211 in un minuto, oltre tre salti al secondo. Infatti partecipa anche con un numero di filo altro allestito con tre artisti colombiani e con un repertorio completo e mostrato con grande ritmo.
Il belga Stéphane Delvaux ha scelto “Elastic” come nome d’arte. Gira da qualche anno con uno one man show con tecniche e spunti peculiari rispetto al circo classico ma di certo efficaci. È anche lui acrobata, equilibrista e giocoliere.
C’è poi la insolita presenza di Rafal Walusz, di professione pick pocket il classico “borseggiatore” che sfila di tasca o di dosso degli spettatori gli oggetti più disparati.
Ma per tutti e tre la vera impresa sarà far ridere gli spettatori dello chapiteau di Fontvieille.

Esito mondiale
L’exploit più importante è pur sempre quello di allestire ogni anno una grande edizione del più importante festival del mondo che confermi la grande reputazione di questo evento. Per altro proprio in questi giorni Rai Tre manda in onda l’edizione dello scorso anno con risultati davvero lusinghieri vicini ai due milioni di telespettatori per circa il 12% di share. Questi esiti sono possibili solo grazie alla grande passione di SAS la Principessa Stephanie attorniata da un’equipe di primo livello capitanata da Urs Pilz e che vede, fra gli altri, la conduzione di Petit Gougou, la direzione di pista di Enrico Caroli e Darix Huesca, la collaborazione di Tommy Cardarelli. Mentre le spettacolari parate di inizio e fine saranno garantite da un ensemble formato da allievi della Scuola di Kiev e artisti della troupe Bingo coreografati da Irina Herman.
Davvero un’edizione da record del più importante festival del mondo.