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Maycol, Wioris e Guido Errani fanno centro da Knie

Nel numero di maggio di Circo, Massimo Malagoli recensisce il debutto “over the top” di Knie a Rapperswil. Dove Wioris, Guido e Maycol Errani presentano un’altra sorpresa: dopo il filo, il jockey, i salti in battuta, è il momento dell’acrobatica a terra: “Costumi, musica e ritmo azzeccati, qualità buona con flic flac, salti e piramidi lo rendono uno dei numeri più applauditi della prima parte. Un’ottima tecnica e uno stile all’italiana che ci ricorda importanti nomi del passato (Nicolodi e Macaggi su tutti) ma che negli ultimi anni sembrava sparito per lasciar spazio a una nuova tendenza, più new age, con gruppi come Sea World, Atlantis, Crazy Flight di provenienza ucraina e russa”, scrive Malagoli.
“Maycol, dopo il bel numero esotico dello scorso anno, quest’anno trasporta il pubblico sull’altipiano delle Ande presentando un dressage di lama e guanaco. Una sorta di cavalleria di artiodattili giocata su incroci di colori e su altre figure tipiche delle specialità equestri. Una bella foto per l’album 2011. Ma una delle immagini più emozionanti è l’alta scuola di equitazione eseguita da Fredy jr. e il nipote Ivan-Frederic in frac grigio. La classe non deriva dall’abito ma dalla qualità della esibizione eseguita con un cavallo andaluso addestrato con tale perfezione che in alcuni momenti sembra non toccare la segatura. Fredy, con Maria Josè e Maycol, torna poi in pista in un pourtpourri equestre che accontenta tutti i gusti. Maycol, per la prima volta alle prese con questa disciplina, dimostra di aver appreso bene gli insegnamenti dei suoi illustri maestri. I dieci frisoni di recente acquisizione, sono belli ed impreziositi con finimenti neri di vernice e strass che sotto un efficace fascio di luce blu lasciano estasiato anche il più esigente spettatore. Lavorano in una serie di classiche routine, mentre Maria Josè fa danzare un cavallo arabo marrone”.

I fratelli Errani da Knie

Sullo stesso numero del periodico, il resoconto della Giornata mondiale del circo; un denso editoriale di Egidio Palmiri dedicato ai nuovi traguardi della categoria; Francesco Mocellin si occupa del carrozzone animalista che ha messo su You Tube e cavalcato il caso della elefantessa Anne, oggetto di angherie da parte dello stalliere del Bobby Roberts Supercircus.
Ancora: “Holiday on Ice, la pista di ghiaccio”, la mostra-evento dedicata a Paulina Schumann, la satira sferzante de L’Asino, nuovi documenti del Cedac (questa volta si parla della galleria zoologica di Henri Bihin e della sua collaborazione con il Conte de Massilia, procacciatore di belve per circhi e serragli di tutta Europa).
Maria Vittoria Vittori recensisce tre novità editoriali a tema circense: Gran Circo Taddei di Andrea Camilleri, Nelle mani di un Dio qualunque di Cristoforo Gorno e Le giostre sono per gli scemi di Barbara Di Gregorio. E Ruggero Leonardi prosegue i suoi ritratti delle “penne di segatura” soffermandosi su Enrico Bassano.

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