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Martina Sasanelli: dai palazzetti del ghiaccio all’Holiday On Ice

Martina Sasanelli (le fotografie sono di Paola Aliprandi)

“Ho iniziato a pattinare all’età di sei anni nel piccolissimo palazzetto del ghiaccio di Sesto San Giovanni. Dopo aver seguito i corsi di avviamento al pattinaggio sono passata all’agonismo ed ho scoperto un mondo fatto di allenamenti costanti, gare, molte soddisfazioni e tanti sacrifici”. Così ha mosso i suoi primi passi Martina Sasanelli. Ma era solo l’avvio. “A 18 anni, ho sentito il bisogno di intraprendere una nuova avventura, una nuova sfida e così, incoraggiata dalla mia famiglia e da un caro amico (un pattinatore amatoriale), nella primavera del 2007 ho fatto un provino per Holiday On Ice.
 Dopo pochi giorni mi avevano già offerto un contratto da semi-principal per il nuovo show Spirit e l’estate dello stesso anno sono diventata anche io parte di questa grande famiglia di artisti”.
Partita dalla periferia di Milano, è approdata ad Holiday on Ice (società della potente Stage Entertainment), la rutilante rivista sul ghiaccio che sta portando in giro la sua nuova produzione (Festival) per tutta la Francia. E’ un genere di spettacolo imparentato molto da vicino col circo e che si rivolge anche ad un pubblico molto simile a quello che varca i tendoni con la pista di segatura.
Da quel giorno, da quando cioè è approdata all’Holiday On Ice, “amo il pattinaggio ancora di più”, dice Martina.
 

Spettacolo, infinite repliche e viaggi: un impiego del tempo eccessivamente carico con Holiday?
“Per creare qualcosa di magnifico ci vuole tanto tempo e tanto lavoro! 
Nel periodo delle prove (6-8 settimane), cioè quando un nuovo spettacolo deve prendere forma, passiamo molto tempo sul ghiaccio per imparare le coreografie. 
Normalmente siamo impegnati 8-10 ore al giorno per sei giorni a settimana. Si lavora sul ghiaccio e in studio con i coreografi e tutti noi pattinatori. Molto tempo è dedicato alla prova costumi, abbiamo un’équipe fantastica di sarti che creano costumi da togliere il fiato.
 Le prove possono essere lunghe e stancanti ma la fatica è sicuramente ripagata dal pubblico entusiasta che applaude dopo ogni spettacolo”.

Mentre durante il tour cosa cambia?
“La situazione è un po’ diversa. Di solito lavoriamo 4 o 5 giorni a settimana con una media di otto show. Quindi il lunedì è dedicato al viaggio, martedì riposo e apertura di mercoledì o giovedì. Il sabato è la giornata più dura con tre repliche dello spettacolo. 
Durante il tour in Francia a volte abbiamo due città a settimana: lunedì si viaggia, martedì e mercoledì dedicati agli spettacoli, giovedì viaggio e venerdì, sabato e domenica, spettacoli. Diciamo che queste sono le settimane più pesanti da affrontare in quanto i giorni di “riposo” sono dedicati allo spostamento da una città all’altra. A volte invece siamo molto fortunati e abbiamo spettacoli solo per tre giorni a settimana, il che vuol dire quattro giorni liberi. 
Devo dire che il carico di lavoro è bilanciato e credo che sia davvero una bellissima opportunità conciliare lavoro e viaggi costanti che ci permettono di visitare posti meravigliosi. Quale altra professione lo permette?!
”
Cosa ne pensa del nuovo spettacolo che la vede coinvolta?
“Festival è magia! E’ uno spettacolo completo, innovativo, ricco, divertente, colorato, elegante, classico e moderno al tempo stesso, capace di intrattenere bambini e adulti. 
Abbiamo veri fuochi d’artificio, una vera fontana d’acqua che viene telecomandata sul ghiaccio, effetti di luci mai visti prima, musiche e costumi bellissimi. E due numeri speciali: nel primo sei ragazze, compresa me, si esibiscono agganciate a delle enormi gabbie di ferro a dieci metri di altezza, nel secondo una ragazza e un ragazzo creano un numero aereo a dir poco perfetto, grazie ai loro movimenti sospesi in aria.
 Il cast, tra chorus, solisti e coppie è davvero il massimo che ci si possa aspettare. I nostri solisti sono dei veri professionisti e le coppie incantano il pubblico con i loro magnifici sollevamenti”. 
Festival è una vera delizia per gli occhi, un “wow” continuo dall’inizio alla fine. L’abbiamo visto al Palais Nikaia di Nizza e siamo rimasti a bocca aperta. Assolutamente da non perdere.
Giovanni Lagorio