Sono due le estati indimenticabili di Martina Marchiori, violoncellista vicentina che ha suonato con Ivano Fossati, Avion Travel e Gianna Nannini; e sono entrambe legate in qualche modo al circo. La prima, quando aveva dieci anni, e per tutto il mese di agosto passò le giornate all’interno di un circo vero e proprio mentre era in vacanza in montagna con la famiglia. La seconda, quando con archetto e violoncello partecipò alla tournée di quasi cento date in giro per l’Italia con Gianna Nannini e i suoi musicisti «stare in tournée per mesi assomiglia molto alla vita del circense» spiega lei.
Nella memoria è ancora impressa l’esperienza di quasi trent’anni fa, quando aveva dieci anni: «Per me fu un’estate stupenda – ricorda -. Eravamo in vacanza a Cortina, nell’81, con la famiglia e molti cuginetti. Giocavamo sempre in un campo da calcio vicino a casa. Poi arrivò un circo di ungheresi che si stabilirono in quel campo»
«Così il primo giorno siamo andati a vedere gli animali – ricorda – e dal secondo giorno i proprietari del circo ci hanno dato in mano una pala per pulire ciò che lasciavano sul terreno cavalli, zebre elefanti, ed in cambio ogni giorno potevamo vedere gratuitamente lo spettacolo del pomeriggio. Fu forse l’estate più bella della mia vita: ci sentivamo i padroni del circo, vivendo in mezzo ai clown e agli animali. Forse quella gioia mi è rimasta dentro tutti questi anni e l’ho trasmessa a mia figlia Sofia che ha 8 anni e ora dice di voler lavorare in un circo».
Dalle stalle (del circo di Cortina) alle stelle (del circo musicale che si spostava di città in città durante la tournée) sono passati diversi anni.
Nel frattempo Martina Marchiori si è diplomata al conservatorio di Rovigo, perfezionando la sua tecnica all’Accademia di musica di Biella, alla Scuola internazionale di musica da camera del Trio di Trieste e all’Accademia del teatro Cinghio con il Trio di Parma. Ha collaborato con varie orchestre, fra cui il Rondò Veneziano, e nel 1995 ha vinto il primo premio del concorso internazionale da camera di Acqui Terme. E poi la svolta, con il passaggio dal repertorio classico alla musica leggera e pop.
«La svolta ci fu quando incontrai i Virtuosi Italiani e Chick Corea e capii che potevo suonare anche qualcosa al di fuori del classico» racconta la musicista vicentina. E poi l’incontro con Gianna Nannini: «Era il novembre del 2005 – dice Martina Marchiori -. Suonavo alla Salumeria della musica a Milano e una sera era ospite Gianna Nannini e facemmo qualche pezzo insieme. Lei era un vulcano di idee e due mesi dopo mi chiamò per la tournée che stava per partire».
E così, dopo aver suonato con Fossati e Avion Travel, ha inizio un tour di otto mesi, da gennaio a settmbre: «Vedevo più Gianna e i musicisti che la mia famiglia. suonavamo quasi ogni giorno, anche per tre giorni di seguito, per oltre 80 date – ricorda -. E ci fu quella serata stupenda in agosto sul lungomare di Reggio Calabria. Di fronte a noi le teste non finivano mai, c’era gente ovunque. E mi dissero che ne vedevamo solo la metà, che oltre le luci c’erano altrettante teste. Che stavamo suonando di fronte a 100 mila persone. E quando applaudono li senti tutti uno per uno».
Emozione? Non più di tanto: «L’emozione la senti fino a un secondo prima di salire sul palco – spiega lei -. Poi quando sei lì, suonare di fronte a dieci persone o centomila non cambia molto; sei lì per suonare e devi avere sicurezza nelle tue capacità e basta. Ma quando smetti e posi l’archetto, e ti dicono che di fronte a te c’erano 100 mila persone, fai fatica a crederci».