Verso le elezioni. L’Ente nazionale circhi italiani, replica alle dichiarazioni del candidato del centrosinistra che vorrebbe allontanare dalla città gli spettacoli con gli animali. Antonio Buccioni: “E’ la più grande idiozia che sia stata mai pronunciata nella Capitale dal 21 aprile del 753 a.C. a oggi, data che forse a Marino (genovese) non dice granché ma ai romani si”. E poi aggiunge: “Monteremo i tendoni a piazza San Pietro come abbiamo fatto con Papa Ratzinger a novembre.
Martedì, 7 maggio 2013 – 12:35:00
“Da sindaco, i circhi che utilizzano animali non avranno la possibilità di occupare il suolo del mio comune”. Nel giorno dedicato agli animali, il candidato di centrosinistra Ignazio Marino mette al bando dal Comune di Roma l’arte circense che fa uso di animali negli spettacoli.
Bastano 24 ore e dal mondo del circo arriva la reazione: violentissima: “La presa di posizione di Ignazio Marino sui circhi non può che essere considerata per quello che è: un’alzata di tacchi inconsulta e arrogante, che rispedisco al mittente senza troppi commenti. Anzi, essendo io di Roma, posso definirla la più grande idiozia che sia stata mai pronunciata nella Capitale dal 21 aprile del 753 a.C. a oggi, data che forse a Marino (genovese) non dice granché ma ai romani si”.
Chi parla è Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi che continua la sua arringa: “Se Marino dovesse diventare sindaco di Roma e bandire i circhi dalla Capitale, vorrà dire che i tendoni monteranno in Piazza San Pietro, dove già lo scorso 30 novembre e 1° dicembre un circo e una giostra furono allestiti e accolti da Papa Benedetto e dove tira un’aria decisamente migliore, rispettosa della vita di esseri umani e di animali, di quanto non ci stia facendo respirare l’onorevole Marino”.
Dalla difesa del lavoro e della tradizione, l’offensiva si sposta sul piano politico: “Che dire del candidato sindaco che un giorno viene insultato dagli animalisti e due giorni dopo si fa portare da loro al guinzaglio e propugna anche l’abolizione della caccia già vietata nell’ambito del territorio comunale? Se fosse un acrobata sul filo alto, sarebbe già precipitato rovinosamente più volte”.
E se qualcuno avesse dubbi su come la pensano all’Ente Circhi, ecco il punto di vista sulle botticelle romane: “Piena e totale solidarietà alle botticelle, custodi di un’antica e nobile tradizione del popolo di Roma”.