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L’estremismo animalista mette a rischio milioni di aziende

“Decine di milioni di italiani si vestono e si nutrono con prodotti di origine animale, altri milioni ricavano il loro reddito da attività fondate sull’allevamento. Ci sono poi gli spettacoli che impiegano gli animali, nel pieno rispetto del loro benessere, e quella del circo è una tradizione che va salvaguardata. Ma c’è chi sostiene che sarebbe molto meglio se tutto questo scomparisse”. Il senatore Carlo Giovanardi non è d’accordo con chi vorrebbe cancellare tutto questo e l’ha detto chiaramente presentando giovedì scorso a Roma il libro Viene prima l’uomo o la gallina?
Appena distribuito da Koiné nuove edizioni, raccoglie i punti di vista di autorevoli personalità: oltre allo stesso Giovanardi, anche Nino Andena, presidente dell’Associazione Italiana Allevatori-Aia e vicepresidente nazionale Coldiretti, Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, monsignor Mauro Cozzoli, ordinario di Teologia Morale alla Pontificia Università Lateranense, Roberto Scarpella, presidente dell’Associazione Italiana pellicceria e di Luigi Scordamaglia, vicepresidente Federalimentare.
“Difendere le eccellenze del ‘made in Italy’ – a partire dal comparto della moda e del turismo, passando per il settore alimentare e la filiera zootecnica – dal fronte animalista: “Se dovesse passare la loro visione estremista delle cose, la nostra economia ne avrebbe conseguenze davvero disastrose”. A mettere in guardia da “potenziali pericoli” è il senatore Pdl Carlo Giovanardi, che ricorda l’esistenza di una “gerarchia dove l’uomo viene prima degli animali, pur nel pieno rispetto di questi ultimi”, ha scritto Il Tempo.
Questa invece la notizia diffusa dall’agenzia Ansa: “Il benessere degli animali va rispettato ma non si può fermare la ricerca e la scienza. Questo, in sintesi, il pensiero del senatore Carlo Giovanardi raccontato durante un incontro a Roma per la presentazione del libro ‘Viene prima l’uomo o la gallina’ in cui sono riassunti i contenuti di una tavola rotonda sull’argomento. ”Abbiamo voluto marcare la differenza tra uomini e donne ed animali che vanno salvaguardati – osserva Giovanardi – ma l’uomo sta davanti a tutti. Il primato è suo. Inoltre per il benessere degli animali ci sono le direttive Ue da rispettare”. Antonio Buccioni, presidente dell’Ente nazionale circhi, parla ”dell’indisponibilità all’eliminazione acritica degli animali” dagli spettacoli circensi anche perché sono ”un momento di cultura popolare”. E Alessandra Dagnino, segretario generale dell’associazione italiana pellicceria, ”si diffondono informazione non corrette; la pellicceria italiana è un settore tradizionale manufatturiero tra i più importanti al mondo e che offre opportunità di lavoro”. ”Sono gli animali al servizio degli uomini e non il contrario – conclude Giovanardi – Prima ancora di essere una battaglia economica è una battaglia culturale”.
In questo libro – ha detto Giovanardi – “vogliamo spiegare il punto di vista di decine di milioni di connazionali in disaccordo” con una visione “che trae grande spazio nei media e nel dibattito pubblico. Se il fronte animalista avesse la meglio, incassando provvedimenti che “metterebbero in ginocchio milioni di aziende, il risultato dei limiti posti sarebbe, oltretutto, che finiremmo per approvviggionarci all’estero, in Paesi che non sanno dov’è di casa il benessere animale“. Dunque viene prima l’uomo o la gallina? “Gli uomini – chiosa Giovanardi – non possono abbassarsi al livello degli animali, con tutto il rispetto per questi ultimi. I diritti sono degli uomini e degli animali, i diritti animali non esistono. O almeno non ancora“.

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