Quanti circhi erano presenti per il Natale 2011 a Roma? Ben otto e fra questi anche il Medrano con al seguito tutti i suoi splendidi animali. Ma secondo il rilevamento effettuato da Legambiente, dal titolo “Ecosistema animali 2011”, e mirato sui comuni capoluogo di provincia (109 quelli che hanno ricevuto i moduli da riempire ma 89 quelli che hanno risposto) Roma figura fra i Comuni che “hanno emesso ordinanze sindacali che vietano la sosta sul territorio comunale di spettacoli che utilizzano animali, come circhi e mostre itineranti di animali vivi”. L’indagine si appunta soprattuto sui servizi realizzati dai Comuni per la tutela degli amici a quattro zampe, la gestione dei canili, la possibilità di trasportare cani e gatti sui mezzi pubblici, piani di tutela per le colonie feline, mappatura di allevamenti, pensioni, rifugi ed altro, campagne periodiche di microchippatura. Se si fosse limitato a questo il ritratto sarebbe stato abbastanza fedele, ma l’inserimento dei circhi regala un dato non veritiero oltre che disomogeneo rispetto alla sostanza della fotografia scattata da Legambiente (cani e gatti). Nel mondo animalista già qualcuno ha bollato come “troppo roseo” il quadro che emerge, ma qui interessa capire quale sia lo stato di fatto dei divieti veri o presunti. Queste le città che secondo Legambiente sarebbero off limitis per i circhi: Alessandria, Ancona, Como, Ferrara, Foggia, Frosinone, Gorizia, Mantova, Modena, Olbia, Parma, Pavia, Pescara, Pistoia, Pordenone, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Siena, Verbania, Vercelli.
Sicuramente non hanno divieti i Comuni di Ancona, Como, Ferrara (ce l’aveva ma nel novembre del 2011 l’amministrazione comunale ha perso il ricorso al Tar proposto da Moira Orfei, e ha dovuto cancellare l’ordinanza di divieto), Foggia, Parma, Pistoia, Prato, Ravenna, Reggio Emilia (il regolamento per la tutela e il benessere degli animali pone divieti solo a quei circhi che hanno subito condanne per violazione dell’art. 727 del Codice penale), Rimini, Roma, Siena, Vercelli. Su altre sono in corso verifiche e vi aggiorneremo quanto prima. Noi non sappiamo se Legambiente abbia ottenuto informazioni inesatte o altro. Sappiamo però che la realtà dei fatti è un’altra. E allora perché diffondere notizie non veritiere? Forse per alzare il polverone e lasciare intendere che molti Comuni vietano i circhi con animali, facendo così un favore alla causa animalista? Qui si può leggere il comunicato stampa di Legambiente e la tabella con i dati relativi ai divieti ai circhi con animali.