Dopo qualche mese di stand by la Commissione per la Produzione ed il Commercio
del Parlamento greco ha approvato lo scorso 31 gennaio una legge che vieta l’impiego
di qualsiasi tipo di animale in qualsiasi tipo di spettacolo e, quindi, anche e soprattutto
nel circo. Qualche giorno fa il presidente dell’Ente Nazionale Circhi ha scritto una lettera di dure critiche alle autorità greche, che si concludeva con questo messaggio: “Verranno fatte approfondite verifiche giuridiche circa la legittimità di tale provvedimento, anche in relazione al principio della salvaguardia della libera circolazione delle imprese all’interno della Ue. Attueremo ogni iniziativa, anche in collaborazione con organizzazioni del settore su scala europea e mondiale, per far si che la millenaria espressione artistica e culturale costituita dal circo, abbia la libertà di esistere anche sul territorio della Grecia”. E’ partita anche una petizione popolare. Adesso è l’Eca che prende posizione ufficialmente: “Si tratta di un provvedimento senza precedenti in Europa che proibisce la detenzione di animali se questa ha lo scopo di farli partecipare a qualsiasi forma di intrattenimento di fronte ad un pubblico. Come si vede, la norma colpisce proprio tutte le forme – anche minime – di spettacolo con animali di fronte ad un pubblico. Infatti, sono ammessi zoo, acquari, negozi di animali, ecc. purchè non prevedano alcuna esibizione di fronte a spettatori”.
La legge – prosegue l’Eca – “appare ancor più singolare se solo si pensa che in Grecia non esiste alcun circo nazionale e in passato solo imprese provenienti dall’estero hanno compiuto tournée in terra ellenica. Evidentemente si tratta di una decisione gravissima che lede il diritto e la libertà di circolazione delle imprese circensi europee. L’ECA sta valutando tutte le azioni da intraprendere per contrastare questa decisione”.