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Larible puzzle: un’anteprima dello show al Bolshoi Circus

di Alessandro Serena

David saluta tutto il cast durante le prove (foto Circo.it)

MOSCA – Che fare il clown sia un mestiere serio è risaputo, ma seguire l’avventura di David Larible al Bolshoj di Mosca ce lo fa comprendere appieno. Inserire le sue perle rare di comicità dentro una grande produzione in un circo stabile che ha la forma di un elegante palazzo dello sport con piste intercambiabili è un lavoro non facile.
È forse utile un paragone con un’altra arte popolare e raffinata, la danza classica. È un po’ come se Carla Fracci fosse invitata ad essere Prima Ballerina al Teatro Bolshoj in una produzione a lei interamente dedicata. Immaginate l’equipe tecnica ed artistica di uno dei più importanti teatri di balletto al mondo a disposizione di un talento puramente italiano. È quanto sta accadendo all’interno dell’imponente edificio circense sulla Vernadsky Prospekt. Tatiana Petrovna, moglie del direttore artistico Leonid Kostjuk ha pensato ad una performance di oltre due ore basata sulle qualità del nostro clown

David Larible guarda le prove del balletto (foto Circo.it)

il quale da solo copre almeno una cinquantina di minuti con esibizioni corte o lunghe. Dopo settimane di studio e lavoro a tavolino è il momento di mettere concretamente sul campo quanto pensato in ore e ore di lavoro a distanza. Gli autori sono a disposizione per gli ultimi accorgimenti mentre il coreografo (con una vaga somiglianza con il nostro Enzo Paolo Turchi) fa sudare gli artisti con una prova dopo l’altra. Il direttore dell’orchestra composta da quindici elementi deve sincronizzarsi con l’artista. Il curatore del disegno luci crea atmosfere diverse a seconda delle corde emozionali che vengono toccate. Infatti David come d’abitudine presenta un assortimento di performance che spazia dal divertimento più sfrenato a magici momenti di poetica malinconia.

David al Bolshoi Circus. Nella scenografia si riconosce Oleg Popov (foto Circo.it)

David ha scelto un repertorio con temi classici puntando anche sulla competenza del pubblico moscovita. Nelle sue gag alterna Il lago dei cigni a I Pagliacci, ad un certo punto intona con la sua voce da baritono La donna è mobile di Verdi, mescolandola a sorpresa con Oci Ciorne, strizzando l’occhio alla cultura autoctona. Un attento lavoro spetta anche al direttore di pista e alla sua dozzina di assistenti. David entra in scena (o in pista) da ovunque, da dietro il sipario, dall’ingresso degli spettatori, dall’orchestra, dall’alto e dal basso, sfruttando ogni potenzialità dello spazio suggestivo anche dal punto di vista architettonico. Ad un certo punto dovrà fare attenzione a non cadere in acqua! Infatti un momento dello spettacolo prevede che durante una sua gag con il pubblico la pista stessa venga sostituita grazie al potente impianto idraulico con un bacino idrico nel quale si dovrà poi esibire un enorme tricheco ammaestrato.
Lo spettacolo inizia con un ricco quadro d’apertura che impegna dieci ballerine e dieci ballerini, forse il migliore corpo di ballo attivo oggi sotto le cupole dei circhi di tutto il mondo, già apprezzato ai festival di Latina e Monte Carlo. Ognuno dei danzatori ha fra le mani un frammento di foto che verrà unito grazie ad una sapiente e vivace coreografia appositamente creata fino a formare il volto di David. L’opening sembra tratto da un musical, e infatti avviene sulle note di una canzone appositamente composta il cui testo decanta le lodi del nostro artista. Il quale appare fra le coppie danzanti e dà un primo saggio della propria abilità.
Tanta fatica che l’artista spera sia ricompensata dalle risate e dall’affetto del pubblico. C’è da dire che un primo test si può avere dagli sguardi ammirati di tutti i professionisti del Circo russo durante le prove. E soprattutto dalle fragorose risate che risuonano pure fra le tribune vuote. Se la reazione degli spettatori sarà la stessa, il successo è garantito.

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