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L’animalista della porta accanto, vegana e no tav, finita in manette

La foto pubblicata da La Stampa

“Non pensavo che mia figlia fosse così idiota. Del resto, se avessi capito perché Marta si è ridotta in quel modo, forse avrei fatto in tempo a evitare certe cose. Ma sinceramente lo ignoro’’. Lo dice il padre di Marta Bifani, una delle quattro persone arrestate per la guerriglia di Chiomonte, secondo quanto si legge su La Stampa. Il padre di Marta è un professore di Lettere in pensione. “Marta faceva l’impiegata, aveva una vita normale. Poi, si sa, succedono cose imponderabili. Qualcuno viene folgorato sulla via di Damasco, Marta invece e’ stata oscurata sulla via di Bologna. Ha conosciuto un ragazzo di un centro sociale. E’ diventata prima vegetariana, poi vegana, poi ha iniziato a fare campagne contro le pellicce. Animalista convinta. Sì ogni tanto ci vediamo ma non sapevo che fosse in questa situazione. Intendo dire speravo non fosse arrivata a questo livello di idiozia. E poi ad aprile è mancata sua madre. Cavolo, non si può spiegare”. Lo riporta il Quotidiano.net.
Marta fa parte – come li definisce La Stampa – dei “pendolari della rivolta”, ha 32 anni, è di Mezzano (Parma), autonoma di centro sociale di Bologna. Lei e altri due “arrivano dal giro bolognese. L’area è quella anarco-insurrezionalista”. Secondo la Digos, gli arrestati e coloro che hanno scatenato la guerriglia in Valsusa, fanno parte di gruppi violenti, Black block, o come preferite chiamarli.

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