Siamo arrivati agli “attacchi” ai circhi con tanto di rivendicazioni, secondo uno stile (si fa per dire) che ricorda molto da vicino gli anni di piombo e, appunto, delle rivendicazioni firmate dalle Brigate rosse e dalle varie sigle del terrorismo rosso e nero.
Il fatto ha dell’incredibile ed è accaduto a Latina ai danni del circo della famiglia Errani. Oggi sul sito internet di “informa-azione” e su un blog anarchico è comparso questo messaggio: Latina – Azione A.L.F. contro circo/lager Orfei”.Testo: “Rivendichiamo l’attacco fatto nella notte tra l’8 e il 9 febbraio a Latina al circo/lager Orfei. Abbiamo distrutto e buttato diversi cartelloni pubblicitari, altri sonostati vandalizzati. In seguito abbiamo portato un attacco diretto al circo/lager, vandalizzando direttamente i loro camion di morte e la biglietteria.
Speriamo di aver causato più danni economici possibili agli sfruttatori.
Questa è una dichiarazione di guerra, siete sotto tiro, ovunque andrete troverete una nostra cellula pronta a colpire. Per voi non ci sarà nessuna pace, fino a quando TUTTE le gabbie non saranno aperte eogni individuo potrà vivere libero e selvaggio nel suo Habitat naturale.
Chi lucra sulla vita e la libertà di qualsiasi individualità animale (umana e non) è un nostro nemico e come tale verrà trattato. Sfruttatore avvisato, mezzo salvato!”. La firma del messaggio è Animal Liberation Front, una sigla non nuova ad azioni come queste, di cui hanno già fatto le spese anche i circhi, e poco importa se il sito in questione ha anteposto la notizia al messaggio “riceviamo da mail anonima”. Di fatto il logo di informa-azione è una persona incappucciata, con le orecchie da coniglio, un megafono fumante imbracciato come una pistola e una chiave inglese. Più chiari di così non si potrebbe. E le notizie pubblicate riguardano la galassia della contestazione e della “lotta alla repressione”. L’animalismo è una delle voci che vede impegnata questa galassia, insieme a “repressione, prigioni, spazi occupati, antifascismo, antipsichiatria, no tav”, ecc. L’Alf è considerata una organizzazione terroristica nell’ambito dell’animalismo, ritenuta responsabile di numerosi attentati. E come non ricordare l’animalista No Tav, arrestata lo scorso luglio, appartenente all’area anarco-insurrezionalista? Ecco come Agire Ora descrive l’Alf: “E’ il genere più animalista che ci sia”. Eccola per intero: “L’A.L.F. non è una associazione, nè un’organizzazione. Non si può “entrare a far parte dell’ALF”. Piuttosto, chiunque compia un’azione di liberazione di animali e/o di danneggiamento delle proprietà del torturatore di turno, può decidere, se vuole, di firmarsi “ALF”, perchè, in quel momento, egli è parte dell’ALF. Sapete di un cane che viene maltrattato dal suo padrone, ma non si riesce, per vie legali, a portarglielo via? Se, nottetempo, lo portate via e lo fate poi adottare da qualcun altro, potete dire di aver compiuto un’azione da ALF. Che vi firmiate o meno. Se liberate alcuni animali da un allevamento, di qualsiasi genere, in quel momento, siete l’ALF. Ma non ha senso chiedere “Come posso entrare a far parte dell’ALF?”. Credete davvero che qualcuno che compie azioni di questo genere vi contatti per dirvi “vieni con noi”? Non succederà mai, perchè queste azioni sono illegali, e ci si può fidare solo di attivisti che si conoscono da tempo. Sicuramente questo è il genere più Attivista e più Animalista che ci sia. Però, è illegale, e chi lo fa deve sapere bene a cosa va incontro, non farlo per “romanticismo” o per sentirsi un eroe.”
Quello che ancora forse non ha ben capito quella opinione pubblica salottiera e quelle redazioni giornalistiche più o meno illuminate che spalleggiano le cosiddette “battaglie” animaliste, è che il confine fra affermazione delle idee e imposizione attraverso la violenza si sta facendo labile.A forza di seminare odio contro i circhi-lager, si raccolgono i frutti. Sono sempre più frequenti gli atti di vandalismo e le intimidazioni che arrivano dalla base dell’animalismo militante, ed è venuto il momento che le associazioni che si battono per i diritti degli animali, dalla Lav all’Enpa, prendano ufficialmente le distanze da certi gruppi e metodi, ed esprimano solidarietà al circo che è rimasto vittima di questi episodi e a tutti quelli che ne hanno fatto le spese più o meno recentemente. Nel caso del circo della famiglia Errani i danni sono ingenti: è stato rovinato il telone del circo, un camion ha un vetro rotto, uno è totalmente imbrattato di vernice rossa e su un carro è stata lasciata la scritta “questa e guerra”. Ovviamente verrà fatta denuncia e si spera che chi di dovere individui i responsabili, ma qui la questione è più seria e lo diventerà ancora di più se non saranno isolati questi violenti.