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La principessa Stéphanie in visita al Museo Frère

Stéphanie di Monaco in visita al Museo Frère nella foto di Nice-Matin
Ieri mattima la principessa Stéphanie di Monaco ha fatto visita al Museo di Alain Frère a Tourrette-Levens, e anche questo è un modo per entrare nel vivo del 36esimo Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, che apre i battenti il 19 gennaio nel principato di Monaco e che, com’è noto, ha proprio in Stéphanie la guida generale, oltreché la presidente della giuria del festival, e in Frère il consigliere artistico dell’evento.
La visita è stata immortalata dal giornale Nice-Matin (foto Franz Chavaroche). “Faccio parte della grande famiglia del circo”, dice la principessa che nei confronti del circo nutre una vera e propria passione, oltreché competenza. “Ogni volta che sono entrata in uno chapiteau, sono stata trasportata in un altro mondo”, spiega dopo aver ricordato che insieme al padre, Ranieri III, ha viaggiato molto per vedere gli spettacoli. “Non c’è niente di più emozionante di un clown bianco che entra in pista, i clown tradizionali mi ricordano la mia infanzia”. A proposito di infanzia, Stéphanie parla anche dei giovani di oggi, che “hanno accesso a troppe informazioni, ci sono meno magia e meno sogni”, mentre – afferma ancora – “è sempre più difficile trovare dei buoni numeri comici. I giovani artisti preferiscono l’acrobatica alla clownerie, che è la disciplina più difficile nel circo. I clown devono saper fare tutto”.
Stéphanie si esprime anche sul nuovo festival per le giovani leve del circo, “New Generation”, che definisce una sorta di “vocazione” per chi ha dato vita alla vetrina di Montecarlo e “probabilmente alcuni di questi giovani si potranno vedere un giorno sulla pista del festival” di Fontvieille. Della figlia Pauline, presidente della giuria di New Generation, Stéphanie si dice orgogliosa: “Ha avuto l’educazione del circo e mi segue spesso negli spettacoli e Pauline ama i numeri tradizionali”. E fra gli amici di cui va orgogliosa, conosciuti sin da quanto era bambina, Stéphanie cita Flavio Togni, Joseph Bouglione e Géraldine Knie. “La più bella qualità del circo è la verità, la nostra salvezza nel mondo di oggi sono i valori del circo che perdurano ed io mi batterò per tutta la vita per difendere i valori del circo”.