Fra la segnaletica storico-culturale che descrive i monumenti di Parigi, “Histoire de Paris”, ne spuntano due dedicati al circo: uno riguarda il circo Astley e l’altro il Cirque d’Hiver. “Vecchio sottufficiale della cavalleria britannica, fondò qui nel 1782 il primo circo stabile di Parigi, l’Anfiteatro inglese. Nel programma, giochi equestri, animali ammaestrati e clown”, si legge nel primo, installato in rue du Faubourg du Temple. Il testo ricorda anche l’italiano Antonio Franconi, che con Astley lavorò in società prima di fondare il Circo Olimpico, e i figli Henri e Laurent, anche loro famosi per “i numeri di equitazione acrobatica”.
In rue Amelot, nei pressi del Theatre le Temple, si trova invece il pannello che ricorda il Cirque d’Hiver, “amministrato nel 1870 da Victor Franconi, poi dal figlio Charles dal 1897 al 1907, e il circo passa sotto la direzione dei fratelli Bouglione nel 1934”. La Francia non si smentisce: il circo Oltralpe è stato è resta arte nobile per le istituzioni. Prendere esempio a volte non guasterebbe.