Il gigante e la bambina sono il circo Aïtal. Uno spettacolo loro stessi per come concepiscono la vita di tutti i giorni intrecciata con l’avventura artistica. Ultimamente la stampa francese non fa che pubblicare articoli di stupita ammirazione nei loro confronti, dopo averli visti esibirsi all’Espace Cirque D’Antony (oggi per l’ultimo giorno). “Da Charlot in poi, e in particolare dal film Il Circo, si è troppo spesso dimenticato che la pista che porta alle stelle non è affare da giganti ma di sguardi amorosi, di un dialogo fra amanti. Il circo Aïtal ce lo ricorda”, ha scritto Le Parisien. “Il circo degli amanti acrobati” per Le Monde. Sono Victor Cathala, il gigante appunto, et Kati Pikkarainen, ribattezzata “piccola pulce”. Lui originario del sud della Francia, bruno, 1.87 per 105 chili, lei una biondina finlandese, 1,53 per 47 di peso, visino dolce e fisico scattante come una molla.

Lei ha iniziato molto presto in una piccola scuola finlandese, Suvelan Sirkus, con le discipline aeree (trapezio e tessuti), lavorando poi in Francia, Germania e Russia. Lui più tardi, perché avrebbe voluto fare l’agricoltore. Sono stati i cavalli ad attirarlo verso il circo dove ha iniziato con l’equitazione. Si sono incontrati al Cnac, il Centro nazionale delle arti del circo di Châlonsen- Champagne (che fra l’altro dal 23 al 25 febbraio a Reims presenta il suo spettacolo di fine corso “This is the end”), dove si sono formati. Nel loro passato c’è anche qualche apparizione italiana con Öper Öpis, performance che coniuga circo, danza, arti visive e musica, senza l’uso delle parole, una creazione di Martin Zimmerman e Dimitri De Perrot. 
Col numero di mano a mano, una vera novità portata in pista con freschezza e genialità, hanno vinto la medaglia d’argento al festival del circo del Domani nel 2005 e poi hanno fondato il loro circo Aïtal, era il 2004 ed avevano solo 21 (lei) e 23 anni.
Sembra il quotidiano di due giovani che si sfiorano e si amano, quello che portano in pista con Pour le meilleur e pour la pire, fra avventure, ironia, romanticismo e virtuosismi espressi coi loro corpi, più una carretta rossa, chiamarla automobile è troppo, e due cani. Sei persone compongono questa compagnia, che si muove con quattro caravan.

Aïtal è nome finlandese, lui direbbe “c’est comme ça”. E’ così. E’ il circo di Kati e Victor.

