di Elena Lo Muzio
Tutte le immagini dell’articolo sono di Massimiliano Grella
Si è chiusa ieri sera la terza edizione dell’Italian Circus Talent Festival che anche quest’anno ha tenuto a battesimo i più promettenti giovani artisti del panorama circense. Una rassegna che è partita dall’Italia e per l’Italia, ma che quest’anno ha aperto le sue porte verso il mondo. Così accanto agli artisti italiani si sono esibiti giovani dall’Ucraina, Ungheria, Germania e Spagna.
Per dei ragazzi che ancora non possono aspirare a manifestazioni come l’International Circus Festival of Italy o Monte Carlo, un talent prestigioso come quello di Latina dà uno stimolo importante per la loro carriera presente e futura. Il lungo e intenso lavoro preparatorio, la naturale emozione della competizione, l’essere sotto l’occhio di una giuria di esperti diventano le basi su cui si formerà sempre più il loro carattere in scena e fuori. Se a questo si aggiunge anche la possibilità di confronto con giovani provenienti da altre nazioni, con altri tipi di formazione e storie, il quadro dell’esperienza si completa in un vero e proprio debutto nel mondo degli adulti.
Certo, molti dei concorrenti respirano circo dalla nascita e si esibiscono fin dalla più tenera età, ma ci sono momenti che sono una chiave di volta e l’Italian Circus Talent Festival ha dimostrato di esserlo per molti artisti. Oltre ai premi consegnati dalla giuria tecnica, composta da impresari, talent scout e artisti, infatti, si sono aperte concrete possibilità lavorative per i talenti che si sono esibiti sotto il grande e rinnovato chapiteau del festival. Contratti con case importanti e inviti a partecipare ad altre manifestazioni di rilievo internazionale denotano quanto questa fucina di talenti sia presa in considerazione e il livello degli artisti in gara sia già elevatissimo.
Doppie le classifiche, una per gli artisti italiani e una per gli stranieri. I premiati nostrani hanno visto sul gradino più alto del podio Soery Dell’Acqua e Gabriel Dell’Acqua, entrambi verticalisti, mentre per l’estero l’oro è stato conquistato dall’ucraino Dmytro Onyshechenko, con un numero di fasce e giocoleria, il più giovane talento in gara (è nato nel 2015) e protagonista di un simpatico siparietto con l’iconica Liana Orfei al momento della premiazione.
L’argento italiano è andato alle suggestive ombre cinesi di Matteo Fraziano e alle cinghie aeree di Marco Pellegrini jr. Nuovamente all’Ucraina il secondo posto per l’estero con il Duo Hide con il loro mano a mano. Un terzo posto tutto femminile per l’Italia con Charlen De Rocchi con la sua ruota Cyr e Giorgia Canestelli Togni alle cinghie aeree. All’Ungheria con la Furious Five Troupe (palo cinese, sostenuto aereo) e all’Ucraina con le cinghie doppie portate da Kira Garbuz i bronzi per la classifica straniera. Non sono mancati i premi speciali, da quello della Critica, vinto da Matteo Fraziano, allo Special Prize Italian Circus Talent Festival per il giocoliere spagnolo Miguel Alvarez. Molti altri riconoscimenti sono arrivati da membri della Giuria e da associazioni di categoria. L’elenco completo è denso e lo si può trovare sul sito ufficiale della manifestazione.
Questo incontro tra culture, tra diverse formazioni, ma anche tra ragazzi, tutti pressocchè sotto i 25 anni, è stato uno stimolo e uno sprone, ha creato legami tra i partecipanti facendoli sentire parte di un gruppo che è riuscito ad andare oltre le “rivalità” di un contest. Ognuno ha brillato per sè, ma sempre con il sostegno e l’amicizia degli altri.