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Innamorarsi del circo in un mese: Angela Rafanelli al Medrano

Angela Rafanelli al Medrano

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L’avventura di Angela Rafanelli al circo Medrano, filmata dal programma “Le vite degli altri”, è una bella pagina di inchiesta giornalistica senza filtri deformanti. E’ andata in onda ieri sera (ad ora tarda, seguito da 174 mila telespettatori, share 2,10%) su La7, “Vita da circo”, nel filone delle esperienze “estreme” documentate con la telecamera, con la protagonista che si cala per un mese nella parte, andando a vivere nell’ambiente che ha deciso di raccontare. Il Medrano si trovava a Napoli e ha dato benissimo l’immagine di ciò che è: una grande famiglia circense che porta avanti un complesso molto bello, a tratti affascinante, con professionalità e con una notevole carica umana. “Da sette generazioni facciamo questo mestiere”, ha spiegato Braian con una punta di sano orgoglio. E’ il messaggio che è filtrato subito, diventando il filo rosso della narrazione che ha coinvolto Angela Rafanelli. Talmente entrata nel ruolo, che alla fine, quando Braian Casartelli l’ha salutata in mezzo alla pista, davanti al pubblico vero (sì, perché anche lei ha partecipato a due numeri, come una vera artista), consegnandole un mazzo di fiori, ha dato l’impressione di provare, allo stesso tempo, una commozione autentica e una riconoscenza altrettanto viva per l’esperienza che ha potuto toccare con mano sotto quel tendone e in mezzo alle roulotte. All’inizio molto intimorita.
Inizia il primo tour esplorativo e Braian conduce Angela fra gli animali: “Questo è il mio animale preferito”, dice quando si trova davanti ai giganteschi elefanti, coi quali parla come con persone di famiglia, li coccola con la voce e dice: “Si emozionano molto, sono animali emotivi, da loro si impara parecchio, sono fantastici”. Li chiama per nome, per “la più piccolina” ha espressioni tenere. Angela si fa trascinare, supera il terrore che ha stampato in volto, e l’accarezza. Braian: “Io amo gli elefanti, a me piacerebbe averne dieci piccoli, ma al giorno d’oggi non si può più importare nessun animale, anche in cattività chi li ha non li vende più”.
Poi si entra nel vivo. La conduttrice di “Le vite degli altri” è al Medrano per lavorare, mica per fare la turista. “Ho pensato che come tutti non avrai un solo compito ma diversi”. Quindi Braian le assegna un camper con un’avvertenza: “Il camper è caro e il lavoro deve ripagarlo”. Che è un po’ la sana filosofia di vita dei circensi. Angela rimane subito sballottata: “L’accoglienza è stata da sogno, un po’ felliniana, mi sentivo un extraterrestre”. Ma non è tutto oro quel che luccica.

Braian Casartelli

Fare breccia nella gente del circo non è semplice. “Quando finisce lo spettacolo tutti scappano via, sono molto carini ma entrare nelle loro vite non è per niente semplice, è come se fossero molto riservati”, nota la conduttrice-operaia del Medrano. Rimbalzano anche i primi dubbi: ce l’hanno il tempo libero i circensi? E come lo occupano? Angela s’interroga e non trova risposte scontate. Ma Braian non smentisce i sospetti di Angela: “I cancelli che servono per delimitare la nostra area sono un po’ una metafora: il nostro è un mondo un po’ chiuso, se una persona viene da noi è perché gli interessa, ma allo stesso tempo è la persona più ben accetta che ci sia”.
Come dire: non è immediato conquistarsi la simpatia dei circensi, ma se succede è fatta. E non è semplice per Angela nemmeno svegliarsi alle 7.30 coi ruggiti dei leoni di sottofondo (“sembra essere nella giungla”, commenta mentre beve un caffè che forse l’aiuterà a tenere gli occhi aperti).
Davio Casartelli introduce Angela nel contatto con gli elefanti. Non proprio idilliaco. Le dà una carriola, le mette in mano una pala, e la invita a raccogliere gli escrementi dei pachidermi. Poi li spazzola dove sono sporchi e versa loro dell’acqua. Comincia a capire che sono giganti buoni. “Vedi che ha due tonalità di colore la pelle dell’elefante? Questa è la cacca della notte perché si sono appoggiati sopra, quindi bisogna toglierla; è un lavoro duro, faticoso e impegnativo”, dice Davio con un sorrisetto che sottintende: “hai voluto la bicicletta, e allora pedala!”. Lei ci sale anche sopra all’elefante dopo una breve lezione di Davio, ma soffre di vertigini e si sente scivolare giù, per cui chiede di tornare subito con i piedi per terra: “Scendiamo, scendiamo scendiamo….” Poi i cani. Va in pista mentre li allenano e ad Angela non sfugge una semplice constatazione su ciò che vede: “Non sembrano cani ammaestrati ma di casa e il bene che gli vuole è come quello che ognuno di noi vuole al proprio cane, anzi, ce ne fossero dei padroni così, sono sicura che lui non abbandonerebbe mai il proprio cane.”
Celia Restaino

Frequenta la roulotte di Braian, chiacchiera con la moglie Kinereth e scherza con i figli. Ma l’amicizia e una certa familiarità scattano in particolare con due persone del circo Medrano: la trapezista brasiliana Celia Restaino, che prima di salire sul trapezio lavorava in banca. “Papà commerciante e mamma podologa. Quando io ho scelto questa vita si sono sorpresi un pochino, ma è una vita più divertente e puoi stare con la tua famiglia”. E’ Celia che spiega ad Angela la stranezza che poi tanto strana non è: perché al termine degli spettacoli non si trova più nessuno in giro nel villaggio del circo Medrano? “E’ il momento in cui tutti hanno voglia di tornare in famiglia, come all’esterno quando si termina la giornata di lavoro”. Elementare Watson!
Arriva anche il momento di provare il trapezio per Angela, e sono strilli di paura, ma viene anche incoraggiata: “Non ti preoccupare che dai buchi della rete non passi”. Ma da lassù Angela fa una scoperta che la terrorizza: “Mamma mia come è alto, mi tremano le gambe…” Anche se poi scopre l’ebbrezza del brivido: “Quale uomo non vorrebbe volare? Lo rifacciamo…!?”
Entra anche nel globo della morte, immobile mentre le moto dei Crazy Riders le sfrecciano intorno.
Il clown Vladi Rossi

Il secondo incontro parecchio familiare di Angela Rafanelli al Medrano è con un clown. Se le domande lo riportano indietro nel tempo, a quando la sua famiglia aveva un circo, non trattiene le lacrime. Gli manca la famiglia a Vladi Rossi. E l’inviata di “Le vite degli altri” scopre che nel circo non ci sono solo artisti sorridenti e numeri estremi, ma anche vite e sentimenti normali. Un clown può anche piangere.
Angela commenta così l’incontro con Vladi: “E’ successo un miracolo, è stato un incontro fortunato: come io avevo bisogno di capire cosa stavo vivendo, dall’altra parte c’era qualcuno che aveva bisogno di raccontarsi e mi sono sentita di vivere proprio la vita degli altri, di un circense vero”.
Poi arrivano i brividi. Entra nel globo della morte, con un’unica certezza, maturata dopo solo qualche settimana a contatto con la gente del circo: “Io mi fido profondamente di loro, perché loro si fidano di loro stessi. L’unica persona in cui non ho fiducia sono io, per cui non so come reagirò”. Ma alla fine sarà un trionfo.
Viene anche il momento dei saluti e ad Angela torna in mente ciò che le aveva detto il clown mentre si stava truccando davanti allo specchio: “Tutti quelli che vengono al circo, poi quando viene il momento di partire sono un po’ così… perché questo è un mondo un po’ di fantasia”.
Sì, questo clown è proprio una bella figura. Angela lo capisce subito e lo tempesta di domande: “Cosa fai quando stai per entrare in scena?” E lui: “Lasci perdere un po’ tutto quello che hai dentro, tutti i pensieri che hai in testa e vai fuori … e sei un clown. L’importante è lavorare con il cuore”.
Dopo questo mese sei un po’ circense?, chiede invece ad Angela la trapezista? “All’inizio mi sono un po’ spaventata, perché non mi era mai capitato nella mia vita di confrontarmi con delle persone e di non essere considerata. Oddio aiuto, ho pensato, adesso come faccio, ….” Ma poi le cose sono cambiate.
Braian la porta in pista, davanti al pubblico, insieme agli artisti, prende il microfono e con la solennità che solo in una pista di segatura può esserci, dice: “La sua avventura si conclude questa sera purtroppo per noi, vero ragazzi?” Parte un applauso vero e lunghissimo. Angela fa la sua ultima confessione davanti alla telecamera: “Ho vissuto un mese nel circo ed ho lavorato accanto ad artisti e operai, all’inizo ero un po’ titubante, mi sentivo sola e spaesata, invece col passare dei giorni ho scoperto la compagnia non soltanto degli artisti ma anche degli animali, di tutte le persone che lavorano qua e ho trovato una famiglia”. Aveva proprio ragione il clown Vladi. Ci entri con distacco al circo, ma esci al prezzo di lasciarci qualcosa di profondo.
Ed ecco i video dal sito de La7.
Claudio Monti