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Induno Olona: il circo porta una ventata dei bei tempi

Egr. Direttore,
siamo i due lama ospitati per quattro giorni sul campetto delle scuole di Induno Olona con il Circo in cui lavoriamo.
Dispiaciuti nel sapere del disappunto di un cittadino indunese siamo tornati sul luogo che abbiamo occupato e “contaminato” per provvedere a rimuovere le montagne di sterco e i litri di urina che abbiamo riversato sul terreno durante il nostro soggiorno. Arrivati al suddetto campetto abbiamo trovato un gentile dirigente della locale squadra di calcio guidato dalle stesse nostre intenzioni. Impressionati dalla descrizione dettagliata e scientifica del cittadino indunese avevamo provveduto a prendere una settimana di ferie per rimediare alla nostra malefatta. “Non occorre che vi fermiate – ha detto rivolgendosi a noi il dirigente – ho già fatto io in pochi minuti”. In mano, il prode Marcello – così si è presentato il gentile signore – aveva in mano un sacchettino con poche palline nere. Pensavamo fossero le care e vecchie asa besi. E invece no. “Ecco – ha continuato Marcello – questo è quanto ho trovato nell’erba in questa mezza mattina. Mi sembra che ora il campetto non sia ne meglio ne peggio di quello su cui decine di generazioni di ragazzi di Induno Olona hanno giocato e giocano quotidianamente. E meno male che adesso trovano qualche pallina di cacca – ha aggiunto infine il nostro nuovo amico – Negli anni ’70 e ’80 era facile trovare ben altro”. Rincuorati, ci siamo allora concentrati sullo scenario che avvolge il campetto “bonificato”. Auto parcheggiate, strade malandate, uno strano rumore di sottofondo…per un attimo abbiamo pensato alla TAV! Ma poi abbiamo comprato il giornale e abbiamo letto che sotto il paese si sta scavando per la nuova linea ferroviaria che collegherà Varese con la Svizzera. Raggiungendo la piazza principale quella con la bella Chiesa, siamo scivolati più volte sulle pezze di catrame in bella vista sul sagrato dissestato. Un’altra enorme pezza d’asfalto era in bella vista al centro della strada. “La fogna non c’è più e la rete di tubi che distribuisce l’acqua nelle case è un colabrodo – ci racconta un grazioso vecchietto nella classica posizione con le mani raccolte dietro la schiena – e quelli lì del Comune spendono soldi per gli spartitraffico nella strettoia che attraversa il paese”. A quel punto ci siamo incamminati sulla via del ritorno facendo in effetti un po’ fatica nel passare tra i lavori in corso per realizzare i famigerati spartitraffico ma del resto lo sanno anche i nostri parenti in Perù che i semafori non sono più di moda. Ma la definitiva pace con la nostra coscienza l’abbiamo raggiunta vedendo quei bambini del Parco Robinson e non solo camminare a bordo strada e a quelli più piccoli seduti nei passeggini all’altezza dei tubi di scarico delle auto. Caro Direttore, esimio cittadino indunese con annesso esperto di contaminazioni ambientali – Elio e le storie Tese direbbero “ammio cuggino”…- noi poveri Lama e il commovente Circo in cui lavoriamo siamo certi di aver portato a Induno Olona, anche se solo per quattro giorni, una ventata dei tempi belli, una ventata di romanticismo e una sana, ecologica ventata come quelle che ancora oggi possono annusare solo i bambini più fortunati, quelli che vivono in aperta campagna.
Cittadino indunese canti con noi: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori…”

Cordialmente
I Bilama

VareseNews

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