E’ sempre una brutta notizia leggere di licenziamenti, e tanto più lo è quando si parla di circo e di una realtà straordinaria quale il Cirque du Soleil. Le informazioni che rimbalzano sui media italiani parlano del “licenziamento di 400 dipendenti, il 9% della sua forza lavoro”, nonostante il notevole successo ottenuto in tutti i continenti. Un portavoce ha spiegato che la rapida crescita dell’azienda e fattori esterni (tra cui l’alto costo del dollaro canadese) hanno indotto l’amministrazione alla decisione: la metà del personale (5.000 dipendenti) è infatti di base a Montreal e pagata in dollari canadesi, mentre il 90% dei suoi ricavi sono guadagnati all’estero”. I giornali del Canada già dai primi di dicembre avevano sollevato la questione parlando di grandi produzioni (Viva Elvis, Iris – costato 100 milioni di dollari -, Zaia e altre) che non hanno incontrato il successo, in termini di biglietti venduti, sperato, in conseguenza anche della crisi che sta mettendo in ginocchio le economie di tutto il mondo. Oltre alla crisi economica ha pesato molto negativamente lo tsunami disastroso che si è abbattuto sul Giappone nel 2011, che ha portato alla chiusura di Zed al Tokyo Disney.
Noi auguriamo lunga vita al Cirque du Soleil, superando nel migliore dei modi le attuali difficoltà.