“Comprendo i motivi della protesta di coloro che dimostrano in questo modo una grande sensibilità nei confronti degli animali e dei loro diritti. Sottolineo tuttavia che né la legislazione nazionale né il regolamento comunale offrono al momento strumenti all’amministrazione comunale per opporsi alla richiesta degli organizzatori del circo vietandone l’installazione, se non risultano con evidenza situazioni di maltrattamento. Stiamo elaborando un nuovo regolamento comunale che estende la tutela dei diritti degli animali: una volta approvato, mi auguro nel più breve tempo possibile, potrà essere applicato anche alle attività circensi che prevedono l’utilizzo di animali nei loro spettacoli”.
Parole e musica del sindaco di Vicenza, Achille Variati, affidate ad un comunicato stampa ufficiale dell’amministrazione comunale. Sorpresa? Un po’ sì. Sono bastate “numerose lettere e mail giunte a Palazzo Trissino negli ultimi giorni per l’arrivo a Vicenza del circo Orfei, ospite lunedì scorso del Comune per la presentazione della raccolta fondi, attraverso il circo, organizzata dall’associazione “Amici del rene” a favore del progetto benefico Carpediem” – specifica lo stesso comunicato – per far decidere il primo cittadino della necessità di rassicurare gli animalisti vicentini (contano così tanto in termini elettorali?). Quasi si scusa Achille Variati e si affretta a circoscrivere come “eccezionale” la collaborazione col circo, che – aggiunge – è stata comunque decisa da altri: “Se in via eccezionale l’amministrazione comunale ha ora promosso la serata circense del 18 novembre – precisa il sindaco -, nonostante le controversie e i legittimi dubbi che questa tipologia di spettacolo solleva, lo ha fatto esclusivamente per l’altissimo valore sociale dell’iniziativa benefica, grazie alla quale saranno raccolti fondi durante la serata, a favore del progetto ‘Carpediem: una macchina per la vita’, che ha l’obiettivo di curare i bambini neonati malati ai reni con una macchina per dialisi miniaturizzata. I promotori dell’iniziativa, e non l’amministrazione comunale, hanno scelto il circo come strumento promozionale per raccogliere fondi; l’amministrazione comunale partecipa al progetto per pubblicizzare la raccolta fondi collegata, che ha l’obiettivo di finanziare un’iniziativa che ritengo molto importante”.
Il 14 novembre (lo si può leggere nell’elenco dei comunicati sul sito del Comune) l’amministrazione annunciava con notevole risalto il gran gala della solidarietà, facendo riferimento alla conferenza di presentazione avvenuta in sala stucchi a palazzo Trissino alla presenza fra gli altri “dell’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, Stefania Villanova, madrina del progetto “Carpediem: una macchina per la vita”. Ed ecco le parole dell’assessore: “La realizzazione di una macchina per i bambini malati ai reni è un progetto tutto vicentino che esprime l’eccellenza del nostro territorio dal punto di vista sanitario. So molto bene cosa significa avere delle persone malate di reni in famiglia e ritengo sia veramente importante poter sostenere i più deboli, i bambini che con questa nuova attrezzatura possono essere aiutati nel percorso di cura. E questo sarà possibile con la macchina ideata e creata per la prima volta nel mondo a Vicenza grazie all’esperienza del dottor Ronco e di tutti i suoi collaboratori dell’ospedale San Bortolo. Ora questo progetto ha bisogno del sostegno di tutti noi attraverso il nostro contributo economico. E lo possiamo fare partecipando al Gran Galà del circo di Moira Orfei di venerdì 18 novembre. La serata di solidarietà con il circo di Moira Orfei sostiene, attraverso l’associazione amici del Rene di Vicenza e il dipartimento di nefrologia dell’Ospedale di Vicenza, il progetto Carpediem con il quale è stata realizzata una macchina per i bambini malati di reni che fino ad oggi erano costretti ad utilizzare le apparecchiature adatte agli adulti. E’ grazie alla capacità dei ricercatori e del personale dell’ospedale San Bortolo che si è riusciti a realizzare questa sofisticata strumentazione.”
La gente del circo è orgogliosa di mettersi al servizio di un’iniziativa tanto importante (e sono decine e decine le esperienze analoghe in giro per l’Italia), ancora di più perché utile ad alleviare la sofferenza dei bambini. Ma fa fatica a comprendere certi distinguo del sindaco, e senza polemiche preferisce sostenere il progetto Carpediem, che per la sua nobiltà oscura tutto il resto.