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Il Regno Unito dice si agli animali nei circhi

Gli animali nei circhi vanno “regolamentati”, non vietati. Il ministero dell’Ambiente, dell’Alimentazione e degli Affari Rurali (DEFRA) del Regno Unito ieri ha reso noti i suoi programmi per istituire dei regolamenti sugli animali da circo, partendo però da un punto fermo: il netto rifiuto di divieti. Una decisione importantissima sia perché conferma il diritto dei circhi a includere gli animali nei loro spettacoli, ma anche perché viene da un Paese che gli animalisti italiani citano spesso come “modello” e anzi come uno di quelli che sarebbe già off-limits per i circhi con animali.
A rendere nota la decisione Defra è l’Eca, European Circus Association, l’organizzazione no profit istituita per promuovere e conservare le arti e la cultura circensi, che rappresenta oltre 130 tra circhi, festival, addestratori e presentatori di animali in 29 paesi, compresi quasi tutti i circhi più rinomati d’Europa.
“Il problema riguardante la posizione del governo sugli animali “selvatici” nel circo è stato sollevato il 12 maggio nella Camera dei Comuni. Jim Paice, MP e ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione del DEFRA, ha replicato che non ci sarà alcun divieto per gli animali da circo in UK, ma che il governo invece imporrà una regolamentazione severa. Il ministro Paice ha puntualizzato alla Camera che l’Austria aveva imposto un divieto per gli animali non addomesticati nei circhi che è apparso essere illegittimo, e lo stesso problema emergerebbe quindi anche in UK. Il segretario per l’Ambiente Caroline Spelman ha confermato che “qualsiasi circo in Inghilterra che desidera avere animali che si esibiscono come tigri, leoni e elefanti dovrà dimostrare che vengono raggiunti alti standard di benessere per ciascuno degli animali prima di poter ottenere un’autorizzazione a detenerli”, comunica l’Eca.
“Questo è un grande giorno per il circo classico, che ha avuto origine a Londra nel 1768 con la prima presentazione pubblica di cavalli, acrobati e clown su una pista”, commenta Urs Pilz, presidente della European Circus Association. “ Concordiamo sul fatto che un divieto in UK violerebbe il diritto europeo. Tuttavia, anche la decisione del governo è coerente con le scoperte del comitato indipendente costituito dal DEFRA, che nel 2007 concluse che le prove scientifiche non giustificavano un divieto per gli animali da circo, e con la risoluzione del 2005 del Parlamento Europeo che riconosce il circo, e la presentazione di animali, come parte del patrimonio culturale dell’Europa”.
Secondo il direttore dell’ECA Arie Oudenes, “la European Circus Association richiede da anni una regolamentazione governativa sugli animali da circo nel Regno Unito. Abbiamo offerto ai governi europei un modello di regolamentazione e li abbiamo spronati a regolamentare, non a vietare.”
Le autorità responsabili in Scozia e nei Paesi Bassi hanno già annunciato l’intenzione di regolamentare invece che vietare. Recentemente la Francia ha emanata una nuova legge riguardante le specie animali non domestiche in strutture mobile come i circhi. Il decreto del 18 marzo segue il precedente sistema di autorizzazione degli addestratori di animali per il quale gli addestratori ottengono i permessi a lavorare con animali in base alle singole specie. La nuova legge fornisce un elenco di specie tradizionalmente utilizzate senza particolari problemi negli spettacoli itineranti, compresi i leoni, le tigri, gli elefanti e le zebre. Per alcune specie più sensibili, come gli orsi, gli ippopotami e le giraffe, gli addestratori devono dimostrare il valore dell’inclusione degli animali nella performance proposta e adempiere a requisiti di gestione dettagliati.
La decisione del DEFRA avrà anche implicazioni per molti divieti locali istituiti in Inghilterra. Nel marzo di quest’anno la Corte d’Appello ha confermato che la Città di Lussemburgo non ha l’autorità per vietare attività che sono permesse dal diritto nazionale. Anche tribunali nei Paesi Bassi, in Germania e moltissimi in Italia hanno annullato dei divieti locali sulle stesse basi, e diverse città in Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna e Repubblica d’Irlanda hanno rifiutato di imporre dei divieti a causa di dubbi sulla loro legalità.
L’ECA sostiene fermamente una regolamentazione sugli animali da circo appropriata e applicata severamente. Sostiene anche la creazione di una legge quadro sul benessere degli animali accompagnata da indicatori scientifici per promuovere una regolamentazione armonica degli animali sotto cure umane.