dalla nostra inviata Ahara Bischoff
MOSCA – Per la prima volta dai tempi della perestrojka le due grandi potenze del circo russo, il Rosgoscirk e il Bolchoj Circus hanno organizzato insieme quello che viene presentato come l’evento più importante dell’anno, qui in Russia, il Festival Idol.
Nel passato il Rosgoscirk (l’organismo del Circo di Stato russo) aveva annunciato di voler ristrutturare il proprio dipartimento festival che, a parere degli stessi responsabili, stava disperdendo energie in troppi eventi sparsi nel territorio.
La nuova direttrice Farzana Khalilova ha preso sul serio questo impegno e ha profittato del fatto che anche al Bolchoj da qualche tempo è cambiata la direzione. Leonid Kostjuk, che per tanti anni aveva tenuto le fila del comando del grande circo stabile che si trova nella zona universitaria, è stato sostituito prima dalla stessa Khalivova, poi da Edgard Zapachny, con il fratello Askold, una delle stelle più luminose e note del firmamento russo recente.
Le due nuove direzioni hanno così unito le loro forze e deciso di organizzare un evento importante. Idol colpisce da subito per la grande cura data all’immagine, al titolo stesso, alla statuetta che premierà gli artisti, insieme con una attenta strategia di comunicazione. Ma non si tratta solo di un bel vassoio d’argento. Anche la portata è interessante. Il cast si presenta infatti come assai ricco e variegato, con numerosi artisti di livello, oltre a due ospiti fuori concorso che sono due leggende dei loro rispettivi campi, il domatore di tigri Nikolai Pavlenko e il nostro “clown dei clown” David Larible.
Degli artisti e dei vincitori si parlerà presto su Circo.it.
Ma è opportuno segnalare che l’importante manifestazione è partita ancora prima che con gli spettacoli con una conferenza, proprio per significare la grande rilevanza data all’argomento. Il tema è stato “Gli spettacoli con animali nel circo moderno: realtà, problemi e prospettive“, ed hanno partecipato competenti ospiti da tutto il mondo. Un po’ quello che succederà a Latina con importanti conferenze a lato della rassegna di numeri, inclusa la giornata organizzata dall’Ente Nazionale Circhi.
La conferenza era moderata da Pavel Gutiontov, segretario dell’Associazione Russa dei giornalisti, a dimostrazione di come il tema sia al centro di grande attenzione in questa nazione. Pare infatti che anche qui le associazioni di animalismo estremo si stiano muovendo per intralciare il lavoro dei circhi con animali.
Al tavolo degli interventi si sono alternati la stessa Farzana Khalikova, poi Urs Pilz, che non è solo il direttore artistico del Festival di Monte Carlo ma anche uno dei massimi responsabili dell’European Circus Association e della Federazione Mondiale del Circo. La signora Farzana ha detto che secondo un recente studio, in Russia il 95% degli spettatori vuole il circo con animali. Secondo le ricerche dell’Eca in occidente la percentuale è dell’85%, con punte che rasentano il 100% in caso di campioni famigliari. Pilz ha ricordato come, nel 1974, il principe Ranieri avesse come obbiettivo proprio il pubblico famigliare il cui spettacolo preferito è il circo con le sue tre colonne: acrobati, clown e animali. Il principe era anche dell’idea che la gente del circo dovesse unire le forze e anche questo si sta avverando, tanto che quando nel 2002 nacque l’ECA, Ranieri III fu molto soddisfatto.
Oggi è importante che la gente del circo sia unita in maniera concreta. Spesso artisti e direttori di circo sono talmente presi dalle loro questioni quotidiane da non avere il tempo o il modo di occuparsi di prospettive a lungo termine. Ma ora è essenziale farlo, tutti devono assumersi questa responsabilità. E’ questo il messaggio che arriva da Mosca, patria del circo.
Helmet Groschurt di Circus Zeitung ma anche importante collaboratore dell’ECA, ha spiegato brevemente quali sono i cinque obbiettivi prioritari dell’Associazione Europea del Circo. Far conoscere che il circo è cultura. Occuparsi dell’istruzione dei bambini del viaggio. Tutelare il diritto di lavorare con gli animali. Semplificare le normative che regolano visti e permessi di lavoro per stranieri. Snellire le pratiche che riguardano le installazioni degli chapiteau nelle città. E si è poi soffermato sulle dieci ragioni per le quali il circo deve continuare ad avere gli animali.
Due i conferenzieri italiani. Antonio Giarola ha raccontato come il cavallo abbia avuto un ruolo centrale nello sviluppo del circo e di come in generale l’evoluzione estetica debba essere accompagnata da quella del benessere degli animali. Alessandro Serena ha portato i saluti del presidente dell’Enc Antonio Buccioni e del presidente onorario Egidio Palmiri e ha poi illustrato il volume di prossima pubblicazione Corpo Animali Meraviglie, ricordando come gli spettacoli con animali siano da sempre al centro della cultura popolare italiana. Ma anche di come oggi ciò sia a rischio.
Molto interesse da parte del pubblico presente al convegno si è registrato verso l’esposizione dell’operato dell’Ente Nazionale Circhi che si sta muovendo nella difesa dei diritti dei circhi con animali ed in particolare per il codice di autoregolamentazione che permette di escludere dall’associazione i soci che non si comportano in maniera corretta, perché è chiaro che il benessere degli animali deve essere al centro dell’attenzione di tutti, il vero punto di partenza.
Interessante l’opinione del reverendo Alexander Frolkin, cristiano ortodosso, che ha ricordato anche molti passi del vangelo in cui è raccontato il rapporto fra uomini e animali.
Igor Bazarov, importante studioso della situazione dei parchi zoologici, ha illustrato la situazione legislativa russa riguardo alla detenzione in cattività degli animali. E’ emersa una situazione lacunosa ancora peggiore di quella italiana. Non esiste neppure una definizione di cattività e non sono chiare le responsabilità penali e civili in caso di incidenti dovuti agli animali.
David Kiser, uno dei responsabili artistici di Ringling Bros. and Barnum & Bailey ha illustrato le numerose attività del colosso statunitense. Soffermandosi soprattutto sulle condizioni di salute degli animali e su come il complesso ha sempre offerto la massima collaborazione a chiunque voglia verificare di persona il benessere degli animali.
Genis Matabosch, studioso, regista e direttore artistico del Festival Internazionale del Circo di Figueras ha presentato un intervento dal titolo “Paradossi del XXI secolo. Il circo senza animali nel paese della corrida”, nel quale ha illustrato la situazione spagnola, davvero al limite del paradosso.
Catalizzante anche l’intervento di Patrick Hourdiquin che ha di recente visitato un certo numero di circhi in Russia, fuori dal circuito delle grandi città, per sincerarsi dello stato di salute degli animali, e li ha trovati in ottime condizioni e circondati da amorevoli cure.
Soprattutto sono intervenuti anche importanti artisti fra i quali Edgard Zapachny, direttore artistico del festival e ammaestratore di babbuini, cavalli, tigri e leoni. Yuri Durov, della leggendaria famiglia di ammaestratori che ancora dirigono il Teatro degli Animali. Nikolai Pavlenko, Clown d’Oro a Monte Carlo nel 1990 con le sue 15 tigri ammaestrate. Tutti si sono mostrati offesi per il modo in cui le associazioni animaliste si rivolgono a loro, che hanno passato tutta la vita con gli animali, loro bene supremo. Hanno dichiarato necessaria l’istituzione di una Associazione di ammaestratori e soprattutto di un “permesso di addestrare” sulla linea della normativa francese. Non solo gli ammaestratori ma anche tutti i loro collaboratori hanno dovuto logicamente affrontare un lungo periodo di training prima di poter anche solo avvicinarsi agli animali.
Insomma, è emerso chiaramente che questo tema è al centro dell’attenzione di tutto il mondo. E di questo si parlerà anche a Latina. Ma oltre a parlare conteranno moltissimo i fatti concreti, le azioni che saranno messe in moto e che possono essere davvero efficaci solo se tutti si impegneranno in questa direzione.
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