ROMA – “Il presidente della Repubblica ha a cuore le sorti del circo italiano”. Questo il messaggio col quale il consiglio direttivo dell’Ente Nazionale Circhi, guidato dal presidente Antonio Buccioni, ha lasciato ieri mattina il Quirinale dopo essersi intrattenuto per circa tre quarti d’ora con il segretario generale alla presidenza della Repubblica, Donato Marra, e il consigliere del presidente Napolitano, prof. Carlo Guelfi. Un evento da incorniciare.
“Ai nostri due autorevoli interlocutori abbiamo fatto una panoramica completa del circo in Italia: dagli aspetti artistici a quelli sindacali, dai problemi che i complessi incontrano nelle ‘piazze’ delle grandi e piccole città, passando per le diverse questioni che un settore importante come il nostro è chiamato ad affrontare quotidianamente.” Così commenta all’indomani dell’importante scambio istituzionale, il presidente Buccioni, visibilmente soddisfatto anche per la grande partecipazione e per i temi messi a fuoco nel corso dell’assemblea dell’Enc che si è svolta, sempre nella giornata di ieri, all’Agis e che ha visto l’inatteso intervento di Monica Cirinnà, destinato ad aprire una fessura nel fronte animalista.
Ma quella che si chiude è stata una settimana decisiva per l’associazione di categoria dei circhi italiani anche per un altro motivo: martedì il presidente onorario Enc, Egidio Palmiri, e il nuovo “timoniere” Antonio Buccioni, sono stati a colloquio a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Palmiri e Letta si conoscono da lunga data e all’incontro, chiesto da colui che ha guidato per oltre mezzo secolo i circhi nazionali, quello che Berlusconi ha definito “un regalo di Dio agli italiani” ha risposto con la sua solita rapidità, cortesia e competenza. “Non finirò mai di ringraziare il sottosegretario Letta per l’attenzione che da sempre dimostra nei nostri confronti”, dice Palmiri. Durante lo scambio di vedute i due rappresentanti del circo italiano hanno esternato le preoccupazioni che riguardano alcune prospettive legislative di cui si sta occupando il Parlamento, orientate a penalizzare i circhi con animali, che nel nostro Paese equivalgono ai circhi tout court. “Abbiamo ricevuto la più ampia solidarietà e condivisione sulle tesi prospettate”, aggiunge Buccioni, “che il presidente Palmiri ha anche messo per iscritto in una lettera indirizzata a Silvio Berlusconi”. In essa Palmiri scrive che “il Circo italiano attende con viva trepidazione – come del resto tutti i settori dello Spettacolo – che il Parlamento licenzi la nuova legge quadro sullo Spettacolo dal vivo”. Ma se il circo condivide l’impostazione generale dell’ultima bozza della legge quadro, non può assolutamente accettare “la discriminazione – in essa contenuta – degli spettacoli con animali, in quanto ciò equivarrebbe a penalizzare il 99,9% delle imprese circensi operanti in Italia, che utilizzano animali esotici e non nei loro spettacoli”.
Palmiri ha fatto anche presente a Letta che “in occasione della Giornata Mondiale del Circo, il Pontificio Consiglio per i Migranti, attraverso il suo presidente mons. Antonio Maria Vegliò, ha voluto rimarcare che “il circo favorisce la socializzazione, aiuta a sviluppare creatività e fantasia, ed è occasione particolare per familiarizzare con altre persone e con gli animali”. “L’esibizione artistica circense si avvale della collaborazione degli animali – ha proseguito il presule – dimostrando che l’uomo può stabilire con essi relazioni di intesa e di affascinante bellezza”. Papa Giovanni Paolo II – di cui fra qualche giorno celebreremo la solenne beatificazione – diceva dei circhi: “In un tempo in cui sembra contare solo la frenesia di produrre e guadagnare, il loro creare gioia e festa è testimonianza di quei valori necessari per vivere la fraternità e la gratuità”. Non solo.
Al sottosegretario Letta, Buccioni e Palmiri hanno anche sottolineato la situazione particolarmente grave nella quale è venuto a trovarsi il circo Embell Riva in Siria, “ricevendo la rassicurazione di un intervento pronto e risolutivo e di un interessamento anche nei confronti delle competenti autorità del ministero degli Esteri, diplomatiche e consolari”, spiega il presidente Enc. Questo avveniva il 3 maggio e due giorni dopo Roberto Bellucci riferiva alle agenzie di un “miglioramento della situazione che è stata presa in mano dalla Farnesina”. Il circo è arrivato al porto di Tartous, primo passo per rientrare in Italia, cosa che dovrebbe avvenire fra una settimana e il ministro Frattini assicura che la Farnesina segue passo a passo l’evolversi della situazione.
Claudio Monti