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Il ministro Franceschini: “discussione non ideologica su norma circhi e animali”

Il ministro per i Beni, le attività culturali e il turismo, Dario Franceschini, è intervenuto questa mattina nelle commissioni congiunte 7° del Senato e VII della Camera per il seguito delle comunicazioni (svolte il 1° ottobre) sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Fra i tanti temi toccati, rispondendo agli interventi svolti da deputati e senatori nella precedente seduta, Franceschini ha brevemente affrontato anche il tema degli animali nei circhi. Queste le sue testuali parole: “sugli animali nei circhi c’era già stata una norma approvata la scorsa legislatura, io sono per discuterla in modo non ideologico”, ha esordito, per poi aggiungere che “c’è un’opinione condivisa che si debba andare al superamento degli animali nei circhi, vediamo come arrivarci in modo intelligente, ma arrivarci”.

Sulla dichiarazione del ministro, interviene il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni: “Pur non condividendo la sostanza di quanto sostenuto dal ministro, non posso non rilevare qualche tono di disponibilità al dialogo. Il ministro riceva i rappresentanti del circo italiano – come l’Enc ha già chiesto formalmente – ed ascolti le loro ragioni, è il primo passo da compiere”.

Le parole del ministro, laddove invita ad un affronto legislativo del tema “in modo non ideologico”, cadono, come si suol dire, a fagiolo. Proprio ieri la Regione Campania ha approvato una mozione, proposta dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, contro la presenza degli animali negli spettacoli circensi. A differenza di quel che ha scritto qualche sito, evidentemente con scarsissime cognizioni di diritto, non siamo in presenza di alcun provvedimento di divieto. Semplicemente il consiglio regionale della Campania ritiene di spendere al meglio le proprie energie chiedendo che la Giunta regionale si attivi (azione puramente politica) “presso il governo nazionale per arrivare a una rapida approvazione dei decreti attuativi previsti dall’articolo 2 della Legge 175/2018. La normativa punta alla revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti finalizzata al superamento dell’utilizzo degli animali nel loro svolgimento. Dunque l’obiettivo è niente animali negli spettacoli entro due anni”, come ha dichiarato lo stesso Borrelli.

La mozione rappresenta l’esatto contrario di un affronto non ideologico della questione degli animali nei circhi. Parte dal presupposto che “la vita degli animali nel circo è incompatibile con le loro caratteristiche etologiche”, affermazione che etologi di fama internazionale (come il prof. Ted Friend e la dr.ssa Kiley-Worthington, ad esempio) hanno più volte smentito. La mozione assume poi come dogmi di fede (animalista) le posizione della Lav, e ripete le solite frasi fatte. Ma la scienza dice altro.

“Il benessere degli animali nei circhi, valutato su criteri fisici e psicologici, non è inferiore rispetto a quello di altri sistemi di detenzione degli animali come gli zoo, le stalle, i canili… Per questo è irrazionale prendere una posizione contro i circhi basandosi sull’idea che gli animali soffrano per forza di cose, a meno che non si prenda la stessa posizione contro gli zoo, le stalle, le scuderie, i canili, gli animali da compagnia e tutti gli altri sistemi che concernono la custodia degli animali da parte dell’uomo.” Parola di Kiley-Worthington, che gli animali nei circhi li ha a lungo studiati. Questo afferma chi sa ciò di cui parla. Tutto il resto è fumus, ideologia, luoghi comuni, chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, anche se assumono la forma di una mozione all’interno di un consiglio regionale.