Il cuore del circo batte per i bambini del reparto oncologico del Bambin Gesù
“Vi ringraziamo di cuore per la vostra generosa donazione di quattro televisori e uno stereo a favore di Casa Ronald Bellosguardo. Il vostro contributo permetterà a tutte le famiglie e i loro bambini di vivere più serenamente questo momento così delicato per loro”. Inizia così la lettera di ringraziamento che la Fondazione McDonald ha inviato al presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni. L’Enc infatti, attraverso la Fondazione che opera in Italia dal 1999 ma che è nata negli Stati Uniti nel 74 con la missione di creare e sostenere in tutto il mondo programmi che migliorino in modo diretto la salute e il benessere dei bambini, ha effettuato una donazione per consentire ai 16 bambini del reparto oncologico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma che vivono in una delle abitazioni attrezzate dalla Fondazione stessa e che li ospita insieme alle loro famiglie sulla via Aurelia, di poter inserire i televisori in quattro stanze.
“Le televisioni saranno posizionate nelle quattro stanze dei bambini che, per ragioni di salute, non possono permanere nelle zone comuni e lo stereo permetterà di animare con più allegria le feste di Casa Ronald!”, spiega infatti la Fondazione nella lettera al presidente Buccioni, che prosegue: “E’ attraverso persone come voi che riusciamo tutti i giorni a rendere concreta la promessa fatta agli ospiti delle nostre Case Ronald: dare benessere e gioia ai bambini e alle loro famiglie. Questo per noi è un grande segno di riconoscimento per l’impegno sociale che portiamo avanti e che intendiamo rafforzare sempre di più! Ci auguriamo di poter contare anche in futuro sulla vostra solidarietà a favore della nostra missione e cogliamo l’occasione per invitarvi a farci visita”.
E’ stato grazie alla conoscenza e alla frequentazione fattiva dell’Ospedale Bambin Gesù da parte di Leris Colombaioni, clown di corsia da tanti anni e impegnato professionalmente e in forma di volontariato in questa nobile attività, che l’Enc ha potuto portare un mattoncino per alleviare la sofferenza dei più piccoli, in uno spirito di condivisione che è l’anima stessa del circo.
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