Modica è una bella città della Sicilia, con un centro storico incantevole e non per nulla diventata patrimonio dell’umanità dell’Unesco. L’amministrazione comunale in carica (così riferisce la stampa locale) ha deciso che i circhi con animali non saranno più i benvenuti. Ma a leggere le dichiarazioni rese ai media da questi amministratori non si può non rimanere allibiti.
Anzitutto dichiarano di essere a conoscenza che una legge nazionale promuove i circhi con animali, anzi dicono “con sfruttamento di animali” e già questo è il primo scivolone. Perché una legge dello Stato non può promuovere alcuno sfruttamento e comunque, per il principio della gerarchia delle fonti del diritto, un Comune non può “normare” in una materia di competenza statale e men che meno in senso contrario a quel che ha stabilito la norma statale.
Poi annunciano di voler predisporre “dei controlli serrati per verificare il rispetto dei dettami Cites”, perché “molti circhi, soprattutto quelli in difficoltà economica, trascurano la cura dei propri animali facendoli vivere in spazi angusti e condizioni pietose. Dobbiamo dire basta a questo scempio…”.
Molti circhi trascurano la cura dei propri animali e li fanno vivere in condizioni pietose? Anzitutto quanti sono i molti circhi che transitano per Modica? Quanti quelli sanzionati e magari condannati per maltrattamento di animali? Vorremmo risposte precise dal Comune di Modica. Perché ad un amministratore pubblico non è concesso sparare giudizi generici e gratuiti e chi è responsabile di tali affermazioni potrebbe essere chiamato a risponderne in sede penale e civile. Un amministratore pubblico, tanto più su materie di competenza statale, è tenuto ad applicare la legge e non a sostituirsi alla legge. Ci sono decine e decine di sentenze dei Tar da nord a sud d’Italia che enucleano questo concetto in materia di circhi equestri.
Informiamo poi l’amministrazione comunale di Modica che la legge in vigore non prevede limitazioni di nessun genere ai circhi con animali, e che – in ogni caso – se vorrà introdurre una nuova regolamentazione in materia di circhi, dovrà sottoporre la bozza del provvedimento all’Ente Nazionale Circhi affinché possa esprimere il proprio parere consultivo (art. 9, legge 337/68). Informiamo anche l’Amministrazione comunale di Modica che, qualora dovesse adottare un provvedimento di divieto verso i circhi con animali, l’Associazione di categoria dei circhi italiani si farà promotrice di un’azione legale a tutela dei propri associati, e chiamerà gli amministratori a risponderne in tribunale, anche per i danni materiali e morali procurati ai circhi.
Ma la ciliegina sulla torta è però questa: il Comune di Modica (stando sempre a quello che riporta la stampa locale) afferma che “ad ogni venuta di circo assistiamo ad uno spettacolo indecoroso”, ovvero manifesti abusivi, cartacce per strada ecc. “Bisogna assolutamente porre un freno a questo scempio”.
Ora, premesso che chi sbaglia deve pagare e ciò vale anche per i circhi, abbiamo la fortuna che internet collega il mondo e scopre anche gli altarini. A sentire gli amministratori Modica sarebbe una sorta di paradiso terrestre (e in parte lo è per le sue bellezze storico-architettoniche), rovinato però da un unico neo: i circhi. Invece, scorrendo le news relative a Modica ci s’imbatte in qualche neo un tantino più vistosetto che rovina l’immagine della città.
A proposito di sporcizia e carenze varie:
Modica, a che serve farsi un vestito nuovo, se sotto si rimane sporchi?
Modica, la Circonvallazione Ortisiana abbandonata. Allarme di D’Antona
Modica – Inquinamento Marina: Si poteva intervenire prima
Modica – Vandali in azione: devastato il parco naturale di S. Giuseppe U Timpuni
Eccetera, eccetera, eccetera.
A proposito di sfruttamento, ci si imbatte poi in numerosi articoli che narrano di case chiuse, prostituzione e luci rosse. E poi si legge di “emergenza criminalità”, “criminalità dilagante”. Insomma, ogni paese e città è alle prese con problemi di varia natura. Sicuramente l’amministrazione comunale di Modica starà facendo tutto il possibile per ben amministrare. Ma il circo non ci sta a fare la parte del capro espiatorio. Se l’amministrazione comunale intende assicurarsi che i circhi rispettino la normativa vigente, avrà dai circensi non solo l’appoggio ma anche gli applausi. Se invece vorrà, magari per lucrare su qualche interesse elettorale, alzare barricate e spararle grosse, incontrerà una reazione all’altezza della sfida.