Le due pagine centrali del quotidiano diretto da Antonio Padellaro sono oggi interamente dedicate al circo. Il servizio di Martina Castigliani non è di quelli scontati e per partito preso. Anzi. Dà la parola a Nando Orfei (“lotto per salvare un mondo”) e al presidente Enc, Antonio Buccioni. E mette in pagina una “finestra” sulla esperienza di Circo Paniko, realtà nota anche ai nostri lettori per aver recensito i loro spettacoli bolognesi.
Non si può nascondere la positiva sorpresa che si prova dopo aver letto il servizio del Fatto Quotidiano e per una ragione molto semplice: la capacità di attenersi ai fatti, appunto, nello scattare la fotografia del settore, cosa che nell’informazione di oggi è purtroppo merce rara. Spesso ci si imbatte in cronache che con una leggerezza paurosa contrabbandano come oggettivi dati che sono invece veicolati di sana pianta dalla propaganda animalista: come la favola dei 6 milioni di euro l’anno che il Fus assegnerebbe ai circhi, quando invece non superano i 2 milioni di euro, “l’1,54% del Fondo unico per lo spettacolo e di quello una parte va ai Luna Park”, scrive Il Fatto Quotidiano. E poi i dati Siae che parlano di un incremento della spesa del pubblico per il circo, alla faccia di chi – anche di recente nelle aule del Senato – ha sostenuto che il circo in Italia non se lo fila più nessuno. Il circo resiste con dignità, nonostante la crisi: è questo il ritratto che emerge dall’articolo.
Nonostante i circhi siano trattati “da miserabili” dalle istituzioni centrali e periferiche, nonostante l’elemosina dei contributi pubblici, nonostante le aree che le amministrazioni comunali non mettono a disposizione, come denuncia Buccioni, “mentre nel resto del mondo il circo è considerato un’arte da rispettare e valorizzare”. Commenta la giornalista che forse “la rovina dei circensi è quella di essere gente abituata a rimboccarsi le maniche, addetti a togliere il fiato di spettatori con le gole secche rivolte al cielo. Creano brividi come bolle di sapone”.
E’ uno stile non comune al mondo dell’informazione quello del Fatto Quotidiano, come evidenzia il presidente Antonio Buccioni a Circo.it: “E’ la prima volta che una prestigiosa e seguitissima testata nazionale – peraltro che non nasconde la propria impronta battagliera e di scelta politica – approccia in questo modo il circo, con attenzione, rispetto e verità”. E spiega: “Anzitutto per l’attenzione, considerato lo spazio dedicato al tema, cioè le due pagine centrali – su 20 – della edizione odierna. Poi per il rispetto, nel senso che non c’è una sola parola fuori posto, e nella società odierna la nozione di rispetto è un bene sempre più inconsueto, una nozione con la quale dovrebbero familiarizzare di più alcuni politici abituati a scaricare odio sui circhi, come l’onorevole Brambilla ed altre deputate e senatrici. Infine – conclude Buccioni – per la verità, perché Il Fatto Quotidiano riporta fedelmente i dati, che dovrebbe essere il punto di partenza per ogni oggettiva informazione, ma come vediamo tutti i giorni così non è. Ci auguriamo che possa essere l’inizio di un percorso diverso, migliore e più serio”. E tanto per cominciare chi oggi passa davanti ad un’edicola lo acquisti il quotidiano di Padellaro e Travaglio. Alle pagine 10 e 11 si parla del circo: “vivere per un mondo senza rete”.