Il circo nella terra di Putin si affida a una donna manager
di Ivan Eotvos

Farzana Khalilova, al fianco del clown David Larible, al convegno che si è tenuto di recente a Mosca in occasione del Festival Idol

Il Rosgostsirk ha presentato al Festival di Latina due esibizioni di alto livello: in questa foto l’ensemble acrobatico di Andrei Kovgar
Nell’impresa del circo russo regna la “ragion di Stato”, laddove il circo viene visto come un’arte di grande importanza, una vera emanazione dello spirito prima sovietico e poi più propriamente russo. Non i nomi, ma il complesso che questi nomi sono in grado di generare, sono la parte sostanziale della grande opera che il Circo di Stato russo cerca di mettere in piedi. E per farlo si affida ad una signora elegante e gentile, del tutto simile nell’aspetto e nei modi all’immagine di una tranquilla casalinga russa, di una madre attenta ai soldi della spesa e agli ingredienti per la tavola. Ma con una laurea con lode in economia aziendale e una carriera trentennale nell’amministrazione circense in Russia.

Farzana Khalilova ha anche partecipato ad una conferenza stampa al Festival di Latina, sottolineando che Rosgostsirk sta attuando un grosso programma di rinnovamento in questo periodo che mira all’ammodernamento di tutto il sistema del circo russo. E’ per questo – ha detto – che riteniamo molto importante farci rappresentare da due diverse troupe di artisti in un unico Festival, un gruppo esordiente e un ensemble di acrobati veterani che ha sorpreso il pubblico internazionale per 13 anni
Naturalmente non basta lo sguardo dolce e le quasi languide parole di questa elegante signora per convincerci del fatto che una azienda che produce fatturati importanti in diversi ambiti, che ottiene finanziamenti, come dichiarato dai collaboratori del nuovo amministratore, per oltre 20milioni di euro, che fa importanti investimenti, incorpora 70 aziende tra cui 38 circhi stanziali e 12 itineranti, conta 8000 dipendenti, amministra, cura e sposta più di 2000 animali di 140 specie diverse in 207 numeri in tutto il mondo, possa reggere tante responsabilità vestendo i panni della mamma di famiglia.

E’ inevitabile che questa differenza di vedute si ripercuota anche negli spettacoli, e come ci spiega la delegazione russa, presente a Roma per assistere la comitiva degli artisti russi al quindicesimo festival di Latina, le differenze in pista sono varie. Una delle principali è l’assenza quasi totale di commento. Secondo i responsabili artistici del Rosgostsirk nelle piste italiane in particolare “si parla un po’ troppo” riferito al largo uso che si fa di presentazioni, sebbene si ribadiscano i complimenti per le eccellenze nostrane, primo fra tutti l’applauditissimo clown Larible, che in Russia ha ottenuto un grande successo di pubblico.

Farzana Khalilova (in questa foto in pista per la premiazione al Festival moscovita Idol) dirige la principale organizzazione circense in Russia: raggruppa 70 compagnie con oltre 8 mila persone e più di 2 mila animali
“Il nostro obbiettivo primario è migliorare ulteriormente la nostra stabilità finanziaria – ci dice la neo amministratrice delegata – e per questo il nostro piano di azione copre una fascia temporale che arriva al 2020”. Le previsioni finanziare per la stagione 2014-2015 parlano di altissimi ricavi e di spese contenute, per lo più, ripianate in una delle molteplici attività che questa grande azienda comporta. Perché non ci sono solo gli spettacoli, ma anche un grande indotto di persone che gli spettacoli li creano, ne fanno i costumi, ne amministrano le sale, ne fabbricano gli scenari, amministrano l’aspetto burocratico, gli agenti degli artisti, la promozione. Insomma, una azienda che si presenta al mondo fiera della sua radice ben salda nel ministero della cultura russo, che dichiara di scoppiare di salute e di volontà di crescere. Certo, tutto questo potrebbe essere preso ad esempio dai ministeri europei, alcuni dei quali – e l’Italia tra questi – non si rendono conto di quale grande opportunità potrebbe essere il circo nell’ambito culturale.
Ma le condizioni per ottenere una simile organizzazione non comprendono solo il rigore nella tenuta dei conti e l’abilità degli artisti. Condizione primaria per una centralizzazione così forte è prima di tutto l’apertura che il circo russo ha verso l’esterno. Sebbene la delegazione russa affermi che la prima disciplina in ordine di importanza sia l’ammaestramento degli animali in Russia – e non c’è da dubitarne – la maggiore esportazione di attrazioni avviene nel campo dell’acrobatica, dell’equilibrismo e delle arti fisiche. Gran parte della forza lavoro di queste attività vengono da ragazzi che si sono precedentemente preparati nelle palestre ginniche o in attività sportive e agonistiche. Questo nel circo di tradizione italiano, francese ed europeo in genere non avviene in egual misura, visto che l’arte è più affidata al sapere dei padri verso i loro figli. Un circuito più chiuso, a suo modo più purista, che difficilmente troverebbe un inquadramento nel grande disegno dell’arte circense russa, sebbene l’apprezzamento tra le due scuole e le commistioni ci siano pure state.

La manager del Rosgostsirk, Farzana Khalilova ha definito la kermesse di Latina (della quale è membro di giuria) “il festival del circo al momento più importante dopo Monte-Carlo”, aggiungendo che “loro sono alla 15esima edizione, in Russia solo alla sesta, ma presto arriveremo al loro livello”. Un po’ come dire che è solo questione di tempo, e anche questa è una promessa più da capitano d’azienda che da tranquilla madre di famiglia. Doti che può darsi coesistano entrambe in Farzana Khalilova ed entrambe emergano nei momenti più opportuni.
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